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Enna, niente stipendi e prospettive Consorzio di bonifica in crisi nera

ENNA. Stipendi non pagati e nessuna prospettiva di risoluzione in vista, giornate lavorative in meno rispetto allo scorso anno e Cgil, Cisl e Uil di categoria chiedono un incontro urgente al Prefetto anche se però la lotta effettuata dai lavoratori appare molto "soft". Succede ai circa 300 lavoratori a vario titolo del Consorzio di Bonifica 6 Enna. Infatti di dipendenti sono in arretrato di un paio di mesi di stipendio ed a quanto pare dalla Regione non arrivano notizie confortanti. E considerando che a breve chiuderà anche la Cassa Regionale e riaprirà per le proprie competenze a fine gennaio, ci corre il serio rischio che i dipendenti dell'ente consortile possano rimanere senza stipendio, a prescindere che ci siano o meno le risorse, anche 4-5 mesi.


Ma non solo, c'è anche il paradosso che interessa i lavoratori stagionali. Infatti malgrado pare ci siano le risorse per poter fare effettuare loro come ogni anno delle giornate aggiuntive rispetto a quelle assegnate per legge ai vari contingenti di 151, 101 e 78 giornate, quest'anno non sarà possibile per non sforare il patto di stabilità. Quindi una situazione molto complicata per i dipendenti del Consorzio che viene addirittura interpretata come creata appositamente per arrivare alla chiusura degli enti. Per questo motivo Cgil, Cisl e Uil di categoria hanno richiesto un incontro urgente al Prefetto per capire cosa sta effettivamente succedendo. Ma da parte delle parti sociali però arriva una "stoccata" polemica anche nei confronti dei lavoratori rei a loro dire di essere troppo "morbidi" e non comprendere invece la gravità del momento. «Purtroppo nella maggior parte dei miei colleghi vige ancora la mentalità che tanto alla fine qualcuno il problema lo risolverà come è avvenuto sempre negli anni passati - afferma il dipendente dell'ente e responsabile provinciale dei Consorzi di Bonifica della Cgil Antonio Malaguarnera. Ri.Ca.

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