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Lago di Pergusa, il «covo» dello Svasso piccolo

ENNA. Si trova proprio al Lago di Pergusa la popolazione di “Svasso piccolo” più grande d’Italia. E’ quanto emerso nell’ambito del diciassettesimo convegno italiano di ornitologia che si è tenuto nei giorni scorsi a Trento. Lo straordinario avvistamento di numerosi esemplari - sono uccelli nuotatpri - e di nidi (pare ci siano oltre 60 coppie), realizzato nei mesi passati all’interno della riserva pergusina dalla biologa dell’università Kore, Rosa Termine e dall’equipe che la collabora, è divenuto così oggetto di studio tra i maggiori ornitologi italiani che hanno decretato il primato assoluto per questa simpatica specie. «Non solo da qualche anno lo Svasso piccolo è tornato a nidificare all’interno della Riserva naturale speciale di Pergusa – dice la biologa Termine – Ma quest’estate abbiamo censito ben 120 adulti che hanno prodotto 108 nuovi nati. Si tratta, e ormai è un dato scientificamente acclarato, della popolazione nidificante più grande dell’intera Italia». La presenza del simpatico volatile è di certo comune nel periodo invernale; la cosa più straordinaria (che invece è stata registrata e monitorata a Pergusa), è la sua nidificazione. «E’ appunto un avvenimento straordinario – spiega Termine - perchè in Italia lo Svasso piccolo è nidificante irregolare».«Circa il 70% della popolazione nidificante in Europa è concentrato in Ucraina e nella Russia Sud-occidentale – continua la biologa ennese - I casi di riproduzione documentati nella nostra nazione, successivi al 1950, sono solo circa una ventina, mentre in Sicilia, a parte le nidificazioni del 1957 al lago di Pergusa e del 1966 al lago di Scanzano; per trentaquattro anni la specie è stata avvistata solo con presenze occasionali e in modo irregolare come estivante». Gli studiosi pare abbiano documentato solo 7 casi di nidificazioni dal 2000 al 2013. «Di cui 3 – aggiunge Rosa Termine - confermando il primato ennese - al lago di Pergusa: nel 2010 con 6 coppie nidificanti, nel 2012 con 25 coppie e quest’anno raggiungendo il numero di 60 coppie». Lo Svasso piccolo, il cui nome scientifico è Podiceps nigricollis, appartiene alla famiglia dei Podicipedidae. E’ una specie protetta dalla convenzione di Berna. L’adulto ha una lunghezza di 30 centimetri; un’apertura alare di 50 centimetri e pesa circa 400 grammi. Il becco è nero e l’iride rossa. In abito estivo presenta il collo nero e dietro l’occhio evidenzia dei ciuffi di penne dorate a ventaglio. In inverno è più scuro sopra e bianco sotto. «È un nuotatore eccezionale – spiega la biologa Kore - e insegue le sue prede sott’acqua, nutrendosi soprattutto di pesce, insetti e larve acquatiche. Preferisce sfuggire al pericolo tuffandosi sott’acqua piuttosto che volare, sebbene riesca ad alzarsi facilmente dall'acqua». Un caratteristico segnale della sua presenza, è il nido galleggiante, che si trova ancorato alle piante vicine e la cui sommità spunta poco sopra il livello dell'acqua. «Certamente il ripristino delle condizioni ottimali del lago – conclude Termine - sia in termini di tutela che ambientali, ha favorito la nidificazione dello Svasso piccolo. Tali nidificazioni sono infatti coincise con una massiccia presenza di alcune piante galleggianti, che questa estate occupavano circa i 3/4 dello specchio lacustre e che rappresentano un fattore favorevole all’insediamento dei soggetti nidificanti, offrendo loro un buon substrato dove costruire il nido galleggiante».

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