Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Comune di Enna, dall’aula disco verde al bilancio di «resistenza»

Così lo ha definito l’assessore Vittorio Di Gangi. Tagli per cultura e lavori pubblici. Ripartono l’assistenza domiciliare e la mensa scolastica

ENNA. Ieri mattina Sala d'Euno ha approvato il bilancio di previsione 2013 del Comune con 16 voti a favore, 12 astenuti e 2 contrari. Nella sua relazione l'assessore al ramo Vittorio Di Gangi ha ricordato che "questo è un documento contabile che guarda alle fasce più deboli e non aumenta le tasse". Non è un bilancio lacrime e sangue ma poco ci manca, l'assessore lo ha definito "di resistenza". Andando sul concreto la notizia dell'avvio dell'assistenza domiciliare ferma da giugno. E poi sostegno alla mensa scolastica e al trasporto degli alunni. Pochi fondi, ma questo passa il convento, per lavori pubblici, cultura e sport. Nel primo settore l'assessore Nasonte ha ottimizzato le poche risorse. L'amministrazione guidata dal sindaco Paolo Garofalo ricorda che "i momenti difficili non sono passati". Quindi cautela. Due no al bilancio da Falciglia Grande Sud e Scillia Mpa. Dal resto dell'opposizione astensione anche se con distinguo. Da una parte Contino, Bruno e Fiammetta gruppo misto, Gargaglione, Di Pietro e La Porta Megafono ed Incardona indipendenti che hanno lamentato scarso coinvolgimento ma hanno sostenuto l'utilizzo delle somme per la solidarietà sociale. Astensione e anche per il gruppo unito Gloria, Palermo e Cardaci e per Ferrari Destra. Critici sui tempi imposti dalla Regione per l'approvazione: "Ci è stato espropriato un ruolo che ci appartiene. La nostra manovra l'abbiamo fatta con tariffe ed aliquote". Per Cardaci "è un bilancio senza anima". Critico Gravina Pd che si è ritrovato "ancora una volta a dire sì per atto di fede". Non la pensa così il suo collega Timpanaro che ha definito l'amministrazione "efficiente ed ambiziosa".
E proprio sullo scontro interno al Pd ieri mattina Sala d'Euno è stata una vetrina. Primi attori Gravina e il capogruppo Salamone. Il primo area "Liberal Pd" ha criticato l'assenza di confronto prima interno e poi sul bilancio. Ed ecco l'attacco a Salamone: "È grave perchè questo percorso ha ottenuto l'avallo di chi dovrebbe rappresentare il gruppo". Chiamato in causa il capogruppo non ha fatto attendere la sua replica: "Il partito si è riunito sul bilancio e all'unanimità è stata data piena fiducia all'amministrazione".
E poi rivolgendosi a Gravina: "In quest'aula non si compiono atti di fede, ma atti politici. In un partito ci si sta con convinzione". Ma una sferzata a Salamone arriva anche dall'altro consigliere Liberal Pd Falzone: "Il mio capogruppo ha parlato di riunioni ma non me ne ricordo. Un incontro c'è stato ma si è parlato di primarie. All'amministrazione abbiamo dato mandato per fornire indicazioni". Ha chiuso Gravina: "Il mio atto di fede è legato ad una precisa richiesta del segretario provinciale Crisafulli. Da domani però si apre un'altra pagina".

Caricamento commenti

Commenta la notizia