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Pendolari in treno, a Catenanuova chiesto un altro vagone

CATENANUOVA. A scuola stipati in un treno stracolmo. Il sindaco, Aldo Biondi, scrive a Trenitalia. «Gli studenti pendolari che viaggiano utilizzando i treni, affrontano ogni giorno una situazione di rischio che compromette la loro incolumità», scrive il primo cittadino in una lettera in cui chiede alla Proprietà di Trenitalia di potenziare il numero di vagoni messi a disposizione.


«I ragazzi - scrive il sindaco - viaggiano spesso all’impiedi, rischiano di cadere per brusche frenate o addirittura di rimanere incastrati nelle bussole dei treni, dove praticamente restano murati per mancanza di spazio per l’intero tragitto della corsa, che è di circa un’ora. Stipati nei corridoi dove mancano per l’appunto le condizioni per viaggiare in maniera sicura e spesso seduti a terra. Nella foga di potersi assicurare un posto a sedere per di più si crea una calca a ridosso delle linee ferroviarie, che veramente mette in fortissimo rischio l’incolumità dei giovani».


La lettera fa seguito ad un'istanza presentata dai genitori dei ragazzi che lamentavano, e continuano a lamentare, forte preoccupazione. Erano stati i genitori, agli inizi di ottobre a scrivere al primo cittadino, per sollecitare un suo intervento. Il questa sua lettera, il sindaco chiede che venga aggiunto almeno un altro vagone alla corsa del mattino, quella delle 7, la più rischiosa. Un problema che, come avevano già denunciato i genitori, è ormai annoso. Sono circa centocinquanta gli studenti pendolari che viaggiano ammassati nei vagoni di Trenitalia per recarsi a Catania dove frequentano le scuole secondarie di secondo grado. A questi si devono aggiungere pendolari-lavoratori e studenti universitari, per un numero imprecisato di persone. Tutti indistintamente, ogni giorno, salendo alla Stazione ferroviaria di Catenanuova/Centuripe per recarsi nella sede di studio o lavoro di Catania oltre che viaggiare in una condizione di forte disagio, lamentano anche rischi per la propria incolumità.

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