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Primarie Pd, i renziani occupano i seggi di Enna

ENNA. Mattinata convulsa per le primarie del Pd nel capoluogo.  Il responsabile regionale dei renziani Davide Faraone alle   10,47 ha occupato il seggio numero uno poiché non era stato   consentito votare agli esponenti del Megafono. Trattative  frenetiche con Roma e Palermo hanno portato alle 11,15   a riprire il seggio con l'autorizzazione a votare per gli   esclusi. La prima è stata Rosalinda Campanile coordinatrice  provinciale del Megafono. Il “niet” al voto anche nel seggio  numero due per il candidato alle regionali della lista di  Crocetta, Salvo Notararrigo. Per quest'ultimo il via libera  intorno alle 13. Porte sbarrate invece a Centuripe per tutta  la mattinata per l'ex deputato regionale Elio Galvagno al   quale non è stato consentito di votare neppure dopo il blitz   di Faraone ad Enna. Stessa linea dura in molti comuni della   Provincia. 
Secondo i 'renzianì i responsabili del seggio avrebbero  impedito ad alcuni cittadini di votare «col pretesto - sostiene  Faraone - che si trattava di esponenti del Megafono, in realtà  si vuole impedire alla gente di votare per Renzi». Episodi  analoghi, secondo il deputato, «stanno accadendo in altri comuni  della provincia di Enna». «Il responsabile», per Faraone, «è il  segretario provinciale del Pd Vladimiro Crisafulli, che gestisce  il partito come la repubblica delle banane». «Di questa condotta Davide Faraone  sarà chiamato a rispondere alla autorità giudiziaria, avendo  interrotto una manifestazione del Partito democratico  regolarmente autorizzata». Così Mirello Crisafulli commenta  l'occupazione del seggio per le primarie del Pd a Enna da parte  dell'esponente 'renzianò. Le votazioni interrotte sono poi  riprese.      «Faraone lo ha fatto - aggiunge Crisafulli - con  l'obbiettivo di consentire l'espressione del voto alla  coordinatrice provinciale del movimento 'Il Megafonò, in palese  violazione e spregio delle regole che nazionalmente tutti  assieme ci siamo dati. Un atto dimostrativo - osserva  l'esponente del Pd in una dichiarazione - ad uso e consumo dei  'medià portato avanti da chi, notoriamente, può definirsi il  campione del voto a tutti comunque sia, come dimostrano le  inchieste giornalistiche di 'Striscia la notizià sui fatti che  lo hanno interessato in occasione delle primarie per la scelta  della candidatura a sindaco di Palermo.     »Soltanto grazie al senso di responsabilità del presidente  del seggio n.1 di Enna - osserva Crisafulli - le operazioni di  voto sono riprese, Inoltre è bene evidenziare che tale atto  dimostrativo non ha inciso sulla regolarità delle operazioni di  voto nel resto della provincia dove - conclude l'esponente del  Pd - rispettando le regole, gli esponenti del movimento 'Il  Megafonò non hanno diritto al voto".

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