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Ancora cani uccisi dal veleno a Enna, l’Oipa: subito una bonifica

ENNA. Continua l’allerta per le esche avvelenate sparse tra Enna alta, Enna bassa e Pergusa. Mentre ieri mattina sono stati ritrovati altri due cani randagi senza vita a Pergusa e tre carcasse di gatti tra piazza Europa e via Roma, i padroni delle bestiole morte hanno presentato esposti in questura e l’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) ha dato mandato a un avvocato per preparare esposti alla Procura contro ignoti. La stessa associazione si prepara inoltre a inviare una lettera al Comune per richiedere la bonifica delle zone dove sono stati sparsi veleni e una richiesta ufficiale alla Prefettura per riunire un tavolo tecnico sull’emergenza.
Altre polpette intossicate sono nel frattempo state trovate ieri vicino la Rocca di Cerere dagli operatori ecologici che, assieme alle forze dell'ordine, stanno monitorando la città. «Posso tristemente prevedere che il conto delle vittime non finirà qui – commenta Cesare Fussone, animalista e consigliere comunale del gruppo Altrementi – i corpi delle bestie avvelenate stanno innescando una catena di morte che contagia altri animali, persino gli uccelli». Agli amanti degli animali, ai veterinari e ai volontari dell’Oipa e di Alphadog non resta insomma che fare il conto dei danni: «Si è trattato senza dubbio di un’azione criminale studiata per bene – affermano i volontari Oipa – non era mai successo a Enna che si decidesse deliberatamente di avvelenare a tappeto tutte le zone della città. Chi lo ha fatto ha agito con l’aiuto di complici, tra giovedì e venerdì notte, in un momento favorevole per innescare e fare agire veleni, alla vigilia di un weekend senza piogge (che avrebbero potuto lavare via le sostanze tossiche) e ben sapendo che nel fine settimana è più difficile reperire i veterinari».

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