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Piazza Armerina, un mercato ortofrutticolo al coperto nell’ex cinema chiuso per crepe

PIAZZA ARMERINA. Un mercato ortofrutticolo al coperto all'interno dell'ex cinema Ariston. L'ex sala di proiezioni cinematografiche, realizzata nel 1948, non sarà più demolita e la sua testimonianza storico-architettonica preservata. A sottolinearlo l'assessore all'Urbanistica Giuseppe Oliveri, il quale ha effettuato con i tecnici comunali una serie di sopralluoghi e sondaggi per verificare la tenuta statica dell'edificio di piazza Generale Cascino. L'80 per cento della struttura sarebbe in perfette condizioni statiche, tranne la porzione ad angolo tra via La Malfa e via Muscarà. «Qui sarà necessario solo una piccola demolizione parziale con la realizzazione di una struttura più leggera ad angolo, ma credo che valga la pena conservare questa testimonianza architettonica che ormai ha un interesse storico alla quale i cittadini sono affezionati», dice Oliveri. Un altro problema preliminare da risolvere, però, sarà quello di bonificare il tetto dell'edificio dalla presenza di eternit. «Risolti questi problemi l'idea di realizzare un mercato ortofrutticolo al coperto al suo interno sarà fattibile senza grossi investimenti, solo con una sistemazione della pavimentazione e dell'impianto elettrico», aggiunge l'amministratore. Nei giorni scorsi un sopralluogo nell'edificio è stato effettuato dalla commissione Lavori pubblici. L'assessorato all'Urbanistica ha giudicato non fattibile e inutile l'idea della precedente amministrazione di demolire gran parte dell'edificio per realizzare un parcheggio destinato alla sosta dei pullman turistici. «Lo spazio ottenuto avrebbe ospitato solo pochissimi pullman, due o tre, ma soprattutto una parte dell'ex cinema non sarebbe stata abbattuta e avremmo dovuto garantire un consolidamento e messa in sicurezza della struttura non demolita che ci sarebbe costata un occhio della testa», conclude l'assessore. Il vecchio progetto di demolizione e realizzazione di un parcheggio per pullman turistici, adesso messo da parte, era stato già finanziato con 370 mila euro. Somma, però, ritenuta insufficiente tanto a realizzare il progetto stesso quanto a garantire la messa in sicurezza del blocco che sarebbe rimasto in piedi, quello collocato sulla discesa di via Santo Stefano. Due diverse visioni alla base delle due proposte. Quella della precedente amministrazione vedeva lo spazio post-demolizione come porta d'ingresso al centro storico, la soluzione attuale è indirizzata a far diventare l'ex cinema come infrastruttura a servizio del commercio ambulante e testimonianza storico-architettonica.

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