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A Enna la crisi non uccide i consumi di Natale Sotto l’albero spopola il regalo hi -tech

Nei centri commerciali 2 mila ingressi al giorno e un incremento di vendite nei settori di telefonia e informatica con la corsa all'acquisto dei migliori tablet

ENNA. Gli ennesi, per lo meno quelli che hanno potuto, hanno scelto regali hi-tech e pensierini low cost da mettere sotto l'albero quest'anno e sulle tavole imbandite più carne e meno pesce, queste le informazioni raccolte in alcuni servizi commerciali della città. Dati in controtendenza invece per la grande distribuzione presente nel territorio ennese che a differenza del decremento annunciato dalla Federconsumatori ha registrato nei propri punti vendita 2 mila ingressi al giorno e un incremento di vendite nei settori della telefonia, lista regali e informatica con la corsa all'acquisto dei migliori tablet che la fanno da padroni su pc e notebook.
Registrato inoltre un boom di vendite per la Ps4, la nuova console della Sony che a Enna in un paio di giorni ha toccato quota 200 vendite. Un regalo piuttosto impegnativo dato il suo costo (400 euro) in antitesi con il concetto in larga diffusione del regalo low cost. Allora la crisi è sparita? No, gli acquisti sono stati fortemente incentivati da "offerte con i fiocchi".
Situazione antitetica per il settore dell'abbigliamento e delle calzature anche gli ennesi hanno scelto di aspettare l'inizio degli sconti previsto per il 4 gennaio in Sicilia e hanno scelto oggettistica e gastronomia. E a proposito di oggettistica "le vendite sono andate molto bene - ha dirlo è Luigi Bonaventura, titolare de Il Particolare - sono iniziate già dall'Immacolata e si sono concentrate gli ultimi giorni", c'era la fila alle casse grazie agli "articoli anti crisi" da 1 euro in su. Molte comunque le famiglie che non hanno messo pacchi dono sotto l'albero, hanno risparmiato su tutto tranne che per quelli dei bambini che hanno ricevuto almeno un paio di giocattoli da "Nonno Natale". A cambiare volto anche il cenone e pranzo di Natale, poco il pesce sulle tavole degli ennesi che hanno optato per la più economica e tradizionale carne. "Quest'anno le richieste in pescheria sono scese del 50 percento - spiega Claudio Colonghi, titolare della pescheria Brezza Marina - gli ennesi hanno scelto per i loro menù vongole, spigole, orate, salmone e pochi gamberoni". Colonghi esprime tutto il suo sconforto parlando di una politica indifferente e delle banche che non concedono credito agli esercenti costretti anche a un Natale magro. In voga da qualche hanno il catering. Molte famiglie hanno scelto di prenotare un menù completo, una soluzione che ha permesso di rilassarsi di più ed evitare i consueti sprechi con disavanzo di cibo d'ogni genere.
"Solo per la cena del 24 abbiamo consegnato 350 porzioni", ha spiegato Salvatore Barbagallo, titolare del Caffè Agorà che ha continuato: "La crisi si combatte rimanendo aperti anche a Natale e offrendo prodotti diversificati, artigianali ma anche originali come i panettoni farciti". Da Agorà sono andati forte i gadget ma anche la classica cesta e addirittura qualche facoltoso champagne ma in altri bar hanno ideato il "pandoro anticrisi" farcito con gelato.

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