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Imprese, crediti a peso d’oro a Enna La denuncia di Confartigianato

ENNA. In provincia il costo del denaro per le imprese è più alto non solo del resto d'italia ma anche di altre province siciliane. Lo afferma la Confartigianato provinciale che stigmatizza come sia sempre più difficile per le imprese avere accesso al credito e quando ci riescono il denaro lo pagano con tassi di interesse superiori rispetto ad altri territori. In Sicilia il costo del denaro di media è di poco superiore al 9,5 per cento. Ma in provincia di Enna il tasso è più alto.
In provincia di Bolzano il denaro alle imprese costa poco più del 6 per cento. "La situazione creditizia delle imprese, soprattutto di quelle di piccola dimensione, rimane critica - commenta il segretario provinciale di Confartigianato Rosa Zarba - un credito sempre più scarso e costoso blocca le opportunità di sviluppo, scoraggia gli investimenti e rallenta i processi di innovazione tecnologica". "Tutto ciò mentre le nostre aziende sono alle prese anche con i ritardi di pagamento degli Enti pubblici e dei privati - continua il Presidente provinciale di Confartigianato Mario Signorello Cascio - che le costringe a chiedere prestiti per compensare i mancati incassi dei 'cattivi pagatori". Vorrei capire quando le banche inizieranno ma ancor di più se lo vorranno, sostenere la ripresa economica".
Secondo Confartigianato tra l'ottobre 2012 e ottobre 2013 a livello nazionale i prestiti per le aziende con meno di 20 dipendenti sono diminuiti del 5,2 per cento pari a oltre 50 miliardi di euro in meno. La media regionale di diminuzione è dell'8 per cento. Ma è fuor di dubbio che in un territorio come quello ennese la percentuale è di gran lunga superiore. E questo va in netto contrasto con i dati forniti nei mesi scorsi da Uniocamere che dicono che le imprese ennesi sono in Sicilia tra le meno a rischio fallimento.

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