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Cimitero di Enna, aree in concessione ai raggi x

ENNA. Il Comune ha pubblicato nell'albo pretorio l'elenco dei soggetti nominati all'interno dei consigli di amministrazione di propria competenza. La pubblicazione che è riferita al primo semestre 2013 è dovuta a seguito della legge Finanziaria del 2007. Il Comune ha un proprio componente nel consorzio Gal Rocca di Cerere e si stratta di Paolo Spampinato nominato il 4 dicembre 2012 al quale non è stato erogato alcun compenso. Altro ente dove è presente un componente indicato dal Comune è il Consorzio Ente Parco Minerario Floristella Grottacalda dove siede Filippo Tilaro componente del cda al quale sono andati 2.876,23 euro. Consorzio Ente Autodromo di Pergusa componente nominato dal Comune Salvatore Sanfilippo 6.451, 95 euro. Gli altri tre componenti sono Tullio Lauria 8.118,49 euro, Michele Macaluso 3.230,95 euro e Francesco Franchina 8.118,49 euro. Nessun componente è presente nel Consorzio Ennese Universitario che è peraltro in via di scioglimento. Il Comune non ha componenti nell'Ato Idrico mentre nell'associazione Antiracket e nel distretto Turistico Dea di Morgantina il componente designato è il sindaco, Paolo Garofalo, al quale però non è stato liquidato alcun compenso. Per quanto riguarda l'Ato rifiuti, in via di scioglimento, il Comune ha concorso a nominare i due liquidatori Giovanni Interlicchia e Michele Sutera ai quali sono andati, nel primo semestre nel 2013, rispettivamente 17.788,16 euro e 14.923,77 euro. Intanto la giunta Garofalo ha deliberato un atto d'indirizzo riguardo la reimmissione in possesso da parte del Comune e quindi la successiva riassegnazione di suoli cimiteriali concessi e mai edificati. L'iniziativa è partita dal vicesindaco Salvatore Cappa, che detiene la delega ai servizi cimiteriali, che vuole attivare un censimento sulle aree date in concessione. Gli spazi dove i concessionari non hanno costruito torneranno in possesso del Comune per una nuova assegnazione con l'affidamento a chi oggi ha fatto domanda. «Vogliamo - dice Cappa - arrivare ad una redistribuzione degli spazi per consentire la costruzione di nuove edicole funerarie e dare sfogo alla richiesta consentendo di spazi da edificare». Ma c'è di più perchè l'atto di indirizzo prevede anche la presa in possesso da parte del Comune delle tombe abbandonate, dopo però una verifica e il contatto con le famiglie proprietarie. È un lavoro che parte da lontano perchè il consiglio comunale ha già approvato il regolamento della polizia mortuaria che disciplina anche i lavori di costruzione delle tombe. Prevede, in particolare, che tali lavori debbano essere completati entro tre anni dalla concessione suolo. Esiste anche la possibilità di una proroga, ma solo su richiesta dell'interessato e per un anno.

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