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Enna, al 118 ripresa con beffa per gli operatori

ENNA. Ritornano a lavoro dopo 10 giorni di sosta forzata, ma dopo solamente 24 ore di attività vengono nuovamente fermati. L'originale "barzelletta" riguarda i 22 lavoratori del 118 prestati all'Asp di Enna svolgendo le loro mansioni di Operatori socio sanitari presso gli ospedali di Enna e Nicosia che dallo scorso 2 gennaio erano stati sospesi poiché non era ancora stata rinnovata la convenzione tra l'Azienda ospedaliera, la società Seus che in Sicilia gestisce il servizio di 118 e la Regione siciliana che deve finanziare questo servizio.
Lunedì sembrava che tutto fosse stato risolto tanto che non solo i lavoratori erano tornati in attività ma nel pomeriggio della stessa giornata, i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil ed altre sigle autonome avevano avuto un incontro a detta di tutto molto costruttivo con i vertici dell'ospedale Umberto I di Enna in cui erano state tracciate le basi per buon accordo di organizzazione del lavoro. Ma ieri mattina la doccia fredda. Dall'Asp la comunicazione che i lavoratori sono stati nuovamente sospesi e non si sa per quanto tempo, poiché dal Seus non è stata ancora ratificata la delibera di rinnovo della convenzione stilata dall'Asp. Ma a tutti è sembrata una motivazione senza nessuna logica.
«È veramente assurdo che dei cavilli burocratici per non dire capricci di qualcuno si utilizzino sulla pelle di lavoratori - commenta il rappresentante Cisl degli operatori 118 Mario Tamburella - come sindacato confederale non ce ne staremo a guardare e chiediamo immediatamente il ritorno in attività dei lavoratori che nelle beghe tra i vari enti interessati non centrano nulla».

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