Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Disabili ad Enna e provincia, arrivano gli aiuti

La cifra più corposa al Csr per 123.216,64 euro: il contributo per il Consorzio siciliano di riabilitazione serve a sostenere i centri diurni, dove vengono effettuate le terapie, di Enna, Barrafranca e Piazza

ENNA. La Provincia a fianco delle fasce deboli. E in questo senso giovedì scorso l'amministrazione ha provveduto a deliberare quattro provvedimenti, per un totale di circa 200 mila euro, per sostenere iniziative a favore della disabilità. La prima determina è la più corposa e riguarda un finanziamento al Csr per 123.216,64 euro. Tale contributo per il Consorzio siciliano di riabilitazione serve a sostenere i centri diurni, dove vengono effettuate le terapie, di Enna, Barrafranca e Piazza Armerina. Ma dal Csr mettono le mano avanti: «Queste - dice Giuseppe Adamo responsabile del centro del capoluogo - sono le somme che la Provincia doveva darci per il 2012». E per il 2013 e 2014? «Per lo scorso anno non è arrivato neppure un centesimo, per il corrente speriamo». Ma continuiamo con gli altri tre contributi che sono stati quantificati in 23 mila euro ciascuno. Il primo è andato all'Uci, Unione ciechi onlus di Enna per la realizzazione del progetto: «Segretariato sociale per non vedenti e ipovedenti«. Altri 46 mila euro vanno all'Ens, ente nazionale sordi, che ha avuto finanziati due interventi di 23 mila euro ciascuno. Il primo riguarda il progetto "Ponte telefonico per sordi" il secondo un intervento per sostenere il "Servizio interpretariato e sportello informazioni per sordi". Attività che servono a favorire l'inserimento dei portatori di handicap nella vita quotidiana. Per queste due categorie di diversamente abili, sordi e ciechi, la Provincia ha l'obbligo istituzionale d'intervenire e quindi c'è la certezza del sostegno annuale, più o meno corposo a secondo del bilancio. Non ha invece questo obbligo per i soggetti in terapia nel Csr e da anni la Provincia sostituisce la mancanza dell'Asp. Infatti lo stesso Adamo ricorda che "in tutta la Sicilia i centri diurni godono della convenzione con le aziende sanitarie, ad Enna no". Per la verità non è stato sempre così? "In effetti prima questa convenzione esisteva poi l'allora manager Iudica non ne volle più sentire di rinnovarla". Il problema adesso sta nella mancanza dell'asse portante per ben 55 assistiti e 15 lavoratori. "Questi ultimi hanno sentito la pesantezza dei mancati trasferimenti e abbiamo ridotto le ore di lavoro portandole da 36 a 26". Ma chi ha pagato il prezzo più caro è stato il centro di Piazza Armerina: "Lì da un anno abbiamo chiuso con gravi difficoltà per i disabili. A Piazza ci è venuto a mancare anche il sostegno del Comune". Negli ultimi dieci anni la città dei mosaici non ha finanziato più il Csr "con un costo per la struttura regionale di circa 500 mila euro. E nel 2013 non se l'è sentita più, a malincuore, di continuare a sostenere il centro piazzese". Adesso in attività rimangono i centri diurni di Enna e Barrafranca: "Purtroppo ancora per poco, penso che rimanendo così le cose ad aprile tireremo le somme. Non possiamo proprio più andare avanti - conclude Adamo - anche il contributo della Provincia del 2012 è stato deliberato nel 2014". I disabili che frequentano quotidianamente i centri diurni hanno la necessità di continuare con costanza e professionalità le terapie. I miglioramenti visibili ottenuti in anni e anni di attività possono andare perduti anche in pochi mesi. Non solo ma il Csr su Enna aveva investito qualche anno fa un milione di euro con la costruzione di un modernissimo centro, davvero all'avanguardia. Il mancato finanziamento delle convenzioni porterà inevitabilmente la chiusura della struttura con i disabili che perderanno l'appuntamento con le quotidiane terapie e con il territorio che metterà in conto l'ennesima cancellazione di un servizio e l'aggravarsi del numero dei disoccupati.

Caricamento commenti

Commenta la notizia