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Piazza, braccio di ferro sul nuovo centro disabili

PIAZZA ARMERINA. «Spero che il consiglio comunale ci lasci realizzare il centro di riabilitazione per disabili». L'appello arriva dal presidente del Csr, il Consorzio Siciliano di Riabilitazione, Francesco Lo Trovato, dopo la mancata approvazione da parte dell'aula della variante al Prg per la costruzione della struttura. Dopo il voto è seguito un durissimo scontro tra maggioranza e opposizione a colpi di lettere aperte. Il provvedimento tra qualche giorno arriverà di nuovo in aula e a prendere la parola, questa volta, sono proprio i promotori del centro per portatori di handicap. «Al consiglio comunale, e in particolare a quei consiglieri che si sono assunti la responsabilità di non approvare un progetto edilizio nato per aiutare chi si trova in una condizione di maggiore bisogno, vogliamo ricordare che esiste una legge, la famigerata 104, che dispone molto chiaramente la deroga al Piano regolatore, proprio per la fabbricazione di edifici preposti alla riabilitazione di quanti necessitano di cure particolari», precisa Salvatore Naso, rappresentante del Csr nella città dei mosaici. «Fu il precedente sindaco Carmelo Nigrelli del Pd ad impegnarsi personalmente affinché il progetto venisse approvato nel più breve tempo possibile; perché solo oggi le stesse persone che sedevano nella passata amministrazione, ora all'opposizione, rilevano difficoltà per il nostro progetto?», si chiede Naso, riferendosi ai consiglieri del Pd e alle loro perplessità manifestate in aula, giudicate «pretestuose». «Perché quando si è in campagna elettorale tutti si è pronti, a parole, ad aiutare i più bisognosi, ma quando è il momento di agire ci si tira indietro?», aggiunge.
Il presidente Lo Trovato ha voluto anche ricordare la realtà del consorzio nell'isola: «Il Csr gestisce 19 centri riabilitativi in tutta la Sicilia e, come accaduto in moltissime altre realtà, ha comprato un terreno agricolo per edificare, totalmente a proprie spese, una nuova struttura per la riabilitazione dei disabili, che costituirà un nuovo fiore all'occhiello per la provincia di Enna. Vorrei ricordare che le stesse identiche procedure sono state attuate anche a Barrafranca e Nicosia, per restare nell'Ennese», dice ancora Lo Trovato. «Dopo aver ampiamente discusso con il precedente sindaco Nigrelli, con cui avevamo concordato l'operazione di acquisto del terreno e di richiesta di concessione edilizia sulla base della legge quadro sulla disabilità n. 104/92 art. 10, purtroppo ci spiace constatare che è passato un anno e mezzo e siamo ancora in attesa della concessione che ci consenta di edificare», conclude il presidente regionale del Csr.

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