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Nicosia, le analisi dell’acqua scongiurano l’inquinamento: ma il divieto di berla resta

NICOSIA.  La situazione migliora ma il divieto assoluto di utilizzare l'acqua di rubinetto per usi potabili, in un'area della città, rimane in vigore. Il 22 gennaio il sindaco Sergio Malfitano, con propria ordinanza, ha vietato l'utilizzo a fini potabili dell'acqua immessa nella rete idrica nelle vie San Benedetto, Sant'Anna e dintorni, nei quartieri Sant'Agata e Mammafiglia e nelle contrade Canalotto, Fiume Salso e Peschiera collegate alla rete idrica di Sant'Anna. L'acqua che arriva dalla condotta, nel punto di prelievo di via San Benedetto, non si può bere e non può essere utilizzata per cucinare per «la presenza di sostanze solide sedimentabili».

«Le ultime analisi dimostrano che la situazione idrica in quell'area è in netto miglioramento - conferma il primo cittadino - ma fino a quando non avrò la relazione finale dell'Asp l'ordinanza che ho emesso a tutela della salute pubblica e che vieta l'utilizzo dell'acqua per usi potabili, rimane in vigore». Le analisi effettuate dal Servizio igiene alimenti nutrizione avevano confermato, dopo che molti utenti avevano sollevato il problema, che l'acqua erogata dal punto di prelievo di San Bendetto non era potabile. Il dipartimento di prevenzione del Sian aveva comunicato al Comune, il 21 gennaio, che solo sul punto di prelievo di San Benedetto, nella campionatura prelevata il 20 gennaio, i risultati delle analisi evidenziavano la presenza di sostanze solide sedimentabili.

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