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Vigili urbani, sentenza del Tar sul concorso: «Il comandante di Piazza non andava ammesso»

PIAZZA ARMERINA. L'attuale capo della Polizia municipale non andava ammesso al concorso per comandante del 2010. Lo ha stabilito il Tar di Catania con sentenza, accogliendo il ricorso di un candidato che era arrivato sesto nella procedura selettiva. La decisione dei giudici amministrativi etnei di fatto stralcia la posizione dell'attuale comandante Paolo Gabrieli dal concorso. Il comandante Gabrieli per ora rimane al suo posto e si dice sereno. «Farò ricorso in appello al Consiglio di Giustizia Amministrativa», ha sottolineato il capo dei vigili urbani. Sarà un secondo grado della giustizia amministrativa, quindi, a stabilire se l'ex agente della Guardia di Finanza potrà continuare a guidare i fischietti armerini o dovrà tornare nelle Fiamme Gialle. Tecnicamente il tribunale amministrativo ha annullato il provvedimento di ammissione di Gabrieli al concorso. Per quale motivo? Tra i requisiti necessari richiesti per prendere parte al concorso il bando prevedeva «esperienza adeguatamente documentata di direzione del settore di Polizia municipale e/o di direzione o comando di strutture analoghe nelle forze dell'ordine e nelle forze armate». La commissione giudicatrice aveva ammesso Gabrieli alla procedura selettiva in quanto responsabile, presso la sezione di polizia giudiziaria della Procura di Enna, del gruppo distaccati (c.d. aliquota) appartenenti alla Guardia di Finanza, costituito da due elementi. La seconda sezione del Tar di Catania ha ritenuto il grado militare rivestito nella Guardia di Finanza al momento della presentazione della domanda non corrispondente alla categoria richiesta dal bando che era la D3. "Detto grado deve, per consentire la partecipazione dell'interessato al concorso corrispondere o essere analogo a quello del posto messo a concorso", dicono i giudici. Le tabelle di equiparazione tra gradi militari e categoria professionale nella pubblica amministrazione utilizzate dal Tar darebbero torto a Gabrieli. Ma siamo solo al primo grado di giudizio. Il comandante Gabrieli ormai da tre anni è alla guida degli agenti della Polizia municipale, oltre a dirigere più volte negli ultimi anni il settore ufficio Commercio e attività produttive dell'atrio Fundrò. La graduatoria definitiva a fine 2010 aveva visto l'attuale comandante collocato al secondo posto, ma in seguito alla rinuncia del vincitore di concorso e allo scorrimento della graduatoria Gabrieli era stato nominato a capo dei vigili. Poi l'iniziativa giudiziaria di un candidato, arrivato sesto nella graduatoria, nei confronti del Comune, difeso dall'avvocato Pietro De Luca, e nei confronti dello stesso Gabrieli, difeso dall'avvocato Bonaventura Lo Duca, i quali si erano costituiti in giudizio a sostegno delle proprie ragioni. Sarà il Cga di Palermo nei prossimi mesi ad avere la parola definitiva sulla vicenda. Il candidato al concorso che ha poi fatto ricorso al Tar ha chiesto e ottenuto dai magistrati anche una revisione del proprio punteggio. La nomina del nuovo comandante vincitore di concorso aveva chiuso una precedente lunga stagione di diversi incarichi semestrali alla guida del Comando della Polizia municipale.

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