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Acqua giallastra dai rubinetti di casa, a Nicosia ritorna l’incubo inquinamento

NICOSIA. Ad una decina di giorni dalla risoluzione dell'ultimo episodio, in città l'acqua torna ad essere inquinata. Il problema non riguarda tutto il centro abitato ma solo l'area di via Bernardo Di Falco, dal cui punto di prelievo l'acqua non è pura. Presenta un "colorito giallognolo e la presenza di sostanze solidi sedimentabili". Con propria ordinanza il sindaco Sergio Malfitano ne vieta l'utilizzo a fini potabili. L'acqua che arriva dalla condotta, nel punto di prelievo di via Bernardo Di Falco e viene distribuita in tutta l'area limitrofa, non può essere usata né per bere e nemmeno per cucinare.
La problematica è emersa dopo che il Servizio igiene alimenti nutrizione dell'Asp di Enna ha confermato, a seguito di analisi di laboratorio, che l'acqua erogata dal punto di prelievo di via Bernardo Di Falco 29 non è potabile. «Il dipartimento di prevenzione del Sian ci ha comunicato che solo sul punto di prelievo di Bernardo Di Falco, nella campionatura prelevata il 6 febbraio, i risultati delle analisi evidenziavano la presenza di sostanze solide sedimentabili - spiega il sindaco Sergio Malfitano - e che l'acqua aveva un colore giallognolo. A tutela della salute pubblica ho emesso l'ordinanza che vieta l'utilizzo dell'acqua potabile solo nelle aree limitrofe al punto di prelievo in questione fino a quando verranno ripristinati i parametri di potabilità».
«Nel resto del territorio comunale - assicura il primo cittadino - non ci sono problemi di alcun tipo e l'acqua può essere utilizzata in sicurezza. Infatti i risultati delle analisi dello stesso giorno su campioni prelevati dai punti di prelievo di via San Giovanni, Umberto, San Benedetto, vicolo Caruso, via Mammafiglia, Concerie, San Cataldo e Fontanelle, attestano che l'acqua è potabile». Questo dell'acqua sporca è un problema che con l'arrivo del 2014 e con la sostituzione del personale in servizio, si è ripresentato per ben due volte, e a distanza di pochi giorni. Ma potrebbe essere solo una coincidenza. L'ultimo episodio risale al 20 gennaio scorso quando dal punto di prelievo di via San Bendetto l'acqua si presentava torbida e le analisi, condotte sempre dal Sian, confermarono la presenza di sostanze solide sedimentabili. Anche allora venne emessa un'ordinanza sindacale che vietava l'uso dell'acqua a fini potabili e il disagio per una vasta area di utenze cittadine e rurali venne superato solo il 28 gennaio quando l'ordinanza del sindaco venne revocata.
Adesso a distanza di 10 giorni il problema si è ripresentato, ma in un'altra area della città. I due episodi così ravvicinati riportano alla memoria i disagi del 2011 che addirittura, ad ottobre di quell'anno, portarono la Procura di Nicosia ad aprire un'indagine che poi venne archiviata.

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