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Affreschi del Borremans danneggiati: sopralluogo a Piazza Armerina

PIAZZA ARMERINA. Sopralluogo di Soprintendenza e Diocesi alla chiesa di San Giovanni dopo i nuovi danni subiti dagli affreschi del Borremans in seguito alle infiltrazioni d’acqua piovana. Il soprintendente ai Beni culturali di Enna, Salvatore Gueli, accompagnato da alcuni tecnici, e don Giuseppe Paci, responsabile del settore Beni culturali della Curia armerina, hanno visionato gli effetti dell’acqua su uno degli affreschi, sotto una finestra del Presbiterio, con l’umidità che ha provocato alcune abrasioni della pellicola pittorica. A fare gli onori di casa don Antonio Scarcione, il parroco che da mesi denuncia alla stampa e alle istituzioni il rischio concreto che vada perso il formidabile ciclo di affreschi del pittore fiammingo, la «Cappella Sistina di Sicilia», come lo ha definito qualcuno. «Oggi mi sento meno solo e ringrazio tutti», ha precisato don Scarcione. I tecnici hanno misurato l’intensità dei livelli di umidità, effettuato un sopralluogo anche all’esterno della chiesa per individuare i punti critici da cui si infiltra l’acqua ad ogni acquazzone. Sopra alcune finestre mancherebbe parte dei pluviali e delle grondaie.
Questa mattina, alla Sala delle Luci del palazzo comunale, dovrebbe essere in programma una conferenza di servizi tra Comune e Soprintendenza. L’agenda dovrebbe prevedere, oltre alla verifica della situazione dei servizi connessi alla Villa Romana del Casale, anche l’esame dello stato degli affreschi. I primi interventi si concentreranno sull’eliminazione delle cause dell’umidità, risalenti allo stato di degrado di parte del prospetto esterno. Poi, una volta rimosse le infiltrazioni d’acqua, dovrebbero seguire i primi interventi di restauro. Almeno questo è quello che spera l’ex componente del comitato tecnico-scientifico dell’associazione italiana siti Unesco, Francesco Galati, il quale nei giorni scorsi aveva inviato un accorato appello all’assessore regionale dei Beni culturali, Maria Rita Sgarlata, dopo i danni provocati dalle ultime piogge alle opere del Borremans. «Devo ringraziare assessorato regionale, Soprintendenza, Diocesi e Comune per la risposta immediata seguita all’allarme lanciato, rivolgendo un forte plauso all’impegno costante di don Scarcione a difesa di un patrimonio di inestimabile valore», dice Galati.

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