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Piazza Armerina, rischio di dissesto finanziario: conti in rosso al Comune

PIAZZA ARMERINA. Il Comune si trova in una situazione di «squilibrio di bilancio» e rischia il «dissesto finanziario». A segnalarlo, con una nota inviata alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, il ragioniere capo Alfonso Catalano, il quale ha chiesto ai responsabili dei vari settori più prudenza nella gestione delle spese, limitandosi solo a quelle previste per legge o derivanti dai contratti in corso. Il dirigente del settore Economico-finanziario ha fatto scattare l'allarme comunicando le difficoltà esistenti al sindaco Filippo Miroddi e al consiglio comunale, con una relazione dettagliata di una trentina di pagine nella quale si fa il punto della situazione attuale.

Lo squilibrio finanziario sarebbe provocato dall'alto tasso di mancata riscossione della tariffa sui rifiuti, pari a circa il 40 per cento, per un ammontare di circa 1,6 milioni di euro mancanti all'appello. Insomma una buona fetta di piazzesi non paga la Tia/Tares perché non ce la fa materialmente a far quadrare i conti a fine mese, un'altra buona fetta fa finta di non farcela e continua a non pagare. E oltretutto, come sottolineato dal ragioniere capo, rimane solo la via della riduzione delle spese per ricondurre il bilancio in equilibrio, visto che le imposte comunali qualche mese fa sono state quasi del tutto aumentate fino al massimo possibile.

Una situazione aggravata da altre due contingenze che non rendono facile la vita a chi deve far pareggiare i conti: da una parte i minori trasferimenti regionali e i problemi di cassa regionali che non fanno arrivare i pochi fondi ancora provenienti da Palermo; dall'altra il problema del servizio di Tesoreria. Per quanto riguarda quest'ultima questione il Comune in questo momento si trova con il contratto già scaduto con la precedente banca che curava il servizio. La nuova gara una prima volta è andata deserta e l'ufficio Economico-finanziario è in attesa della seconda procedura. Nel frattempo la Tesoreria attuale continua di fatto il servizio per il Comune piazzese, ma non è disponibile ad effettuare anticipazioni di cassa. Da qui i problemi di liquidità degli ultimi due mesi che hanno avuto importanti riflessi per la gestione finanziaria dell'ente e la tempestività dei pagamenti. Le buste paga di gennaio dei dipendenti sono state pagate, ma in ritardo. Quelle di febbraio e marzo, come confermato nella stessa nota da Catalano, sarebbero garantite. E si spera che il possibile buon esito della nuova gara per il servizio di Tesoreria possa far scattare nel frattempo le anticipazioni di cassa necessarie a ridare ossigeno ai conti comunali.

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