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Smaltimento in discarica, a Nicosia «mancano» centosettantamila euro

NICOSIA. Ha solo portato guai giudiziari e problemi ecologici, ed inoltre nel breve periodo, poco più di due anni, in cui la discarica San Giovanni – Canalotto ha funzionato non ha prodotto per le casse comunali le entrate previste. Adesso, ma a distanza di quasi 10 anni, il Comune batte cassa e mira a recuperare crediti per circa 170 mila euro. Si tratta delle quote che i Comuni conferitori, ossia quelli che hanno conferito nella discarica cittadina i loro rifiuti, non hanno mai pagato. L’azione legale arriva però dopo una serie di solleciti al pagamento andati a vuoto.
La “San Giovanni – Canalotto” potrebbe essere ribattezzata come il sito di stoccaggio dei rifiuti del mancato funzionamento. La sua storia era cominciata nel 2004, quando il 26 maggio, il prefetto di Enna autorizzò l’esercizio della discarica. Il 30 agosto di quello stesso anno la gestione operativa venne affidata dal Comune alla società Nicosiambiente srl, con la stipula di un regolamento d’esecuzione, poi fortemente contestato dalla società che lo considerò nullo mentre per il Comune rimaneva valido e proprio questa diversità di posizioni portò ad una serie di cause civili che sono durate fino ad un paio di anni fa.
Poi il 14 novembre del 2006, a meno di due anni e mezzo dall’apertura, il Gip del Tribunale di Nicosia emise un decreto di sequestro preventivo della discarica e il 15 novembre 2006 il sito venne sequestrato dalla Tenenza di finanza e da allora, nonostante sia stata dissequestrata nel giugno del 2010, non ha mai più funzionato.
Nel 2004 la quota di conferimento era stata stabilità in 10,73 euro per ogni tonnellata di rifiuti portata alla Canalotto. A conferire erano i Comuni di Cerami, Gagliano Castelferrato, Troina, Sperlinga, mentre da fuori provincia i rifiuti arrivavano da Augusta. Dal conferimento di questi rifiuti il Comune avrebbe dovuto ricavare in totale 166.495,42 euro. Solo nel 2007 qualcuno ha pensato di chiedere quanto dovuto ma, al momento, l’unico disposto a pagare pare sia il Comune di Augusta che ha risposto positivamente ai solleciti dell’Utc nicosiano. Per gli altri Comuni, che si trovano nell’area nord della provincia ennese, a pagare dovrebbe essere il soggetto gestore quindi l’ex Ato Enna Euno, adesso in liquidazione, che dovrebbe versare alle casse comunali 150.427,10 euro. A fare valere gli interessi del Comune recuperando il credito, così come ha deciso la Giunta nei giorni scorsi con la delibera 27/14, sarà l’avvocato Gianfranco D’Alessandro che conosce a fondo le problematiche giudiziarie, sia penali che civili, della discarica perché le segue da diversi anni.

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