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Leonforte, rischio dissesto: il piano di riequilibrio approda in consiglio

LEONFORTE. Approda in consiglio comunale il piano di riequilibrio economico-finanziario, varato dalla giunta del sindaco Francesco Sinatra per scongiurare il rischio del dissesto, e non a caso definito da molti un provvedimento di «pre-dissesto». Il presidente del consiglio, Floriana Romano, ha stabilito che sia il nono, forse il più importante, punto della prossima seduta, in programma mercoledì alle 16,30. Il Comune di Leonforte, ha spiegato il mese scorso il primo cittadino, ha debiti per oltre cinque milioni di euro e la situazione debitoria rischia di diventare ancora più difficile per gli interessi, che li fanno lievitare dell’otto per cento ogni anno. Il riequilibrio, se approvato dal consiglio, consentirebbe di ottenere un finanziamento milionario a tasso zero dal ministero dell’Interno. È una sorta di «piano di emergenza» per scongiurare il dissesto, una scure che farebbe salire al massimo, a tempo indeterminato, tutte le tasse comunali. Se approvato, con i soldi in arrivo, si potrebbero chiudere i debiti e stoppare gli interessi, che rischiano di rivelarsi un pozzo senza fondo. Il finanziamento ministeriale, è ovvio, si pagherebbe «comodamente» a tasso zero. «Potremmo ricevere un finanziamento fino a 300 euro per ogni residente, dunque fino a 4 milioni e mezzo di euro, a tasso zero - spiega il sindaco -. Potremmo così ripartire bloccando gli interessi. Quello che stiamo facendo per risparmiare, del resto, è sotto gli occhi di tutti». È lo stesso primo cittadino a ricordare la politica di «lacrime e sangue» che ha dovuto adottare la giunta. «Abbiamo dovuto tagliare tutti quei servizi per cui non c’era copertura finanziaria - spiega -. Niente luci a Ferragosto, niente feste, niente soldi per la Sagra della Pesca, non si è potuto rinnovare il servizio di trasporto urbano gratuito per gli anziani e per i disabili e tutti i lavori fatti in questo frangente sono stati effettuati in assoluta economia». Provvedimenti, tutti, difficili e, per certi versi, «dolorosi», come l’aumento dell’Imu sulle seconde case e della tassa sui rifiuti. «Bisogna dare immediatamente certezza ai conti comunali, per il bene del paese - conclude il sindaco - per questo abbiamo proposto il piano, con l’obiettivo del recupero di gestione contabile e finanziaria».

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