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Piazza, scesi dal tetto i 3 lavoratori dell’Ipab: Indetto un consiglio comunale straordinario

PIAZZA ARMERINA. Hanno passato una notte al freddo, sopra il tetto della casa di riposo «San Giuseppe», per protestare contro il mancato pagamento di decine e decine di buste paga arretrate al personale. Ieri in tarda mattinata, in seguito alla mediazione di alcuni consiglieri comunali, i tre dipendenti dell’istituto di Piano Sant’Ippolito, due uomini e una donna, hanno deciso di porre fine alla protesta e scendere dall’ex convento dei Cappuccini, salendo nel cestello della scala mobile dei vigili del fuoco. I lavoratori hanno ottenuto la convocazione di un consiglio comunale straordinario sulla situazione dell’istituto per anziani, la cui data probabile dovrebbe essere il 3 marzo. Nel frattempo l’amministrazione ed il consiglio comunali hanno dato ampia disponibilità ad ospitare in modo permanente una delegazione dei lavoratori nell’aula consiliare come forma di protesta. Già durante la notte era stato il vicesindaco Giuseppe Mattia a portare la solidarietà dell’amministrazione comunale ai lavoratori, rimanendo con un gruppo di dipendenti all’ingresso dell’Opera Pia, accompagnato anche dal consigliere Francesco Alberghina. Poi ieri mattina ripetuti contatti con i tre lavoratori sul tetto, anche attraverso la collaborazione dei pompieri che più volte hanno consentito ad Alberghina e a Mattia di poter parlare a distanza ravvicinata con i dipendenti, dalla scala mobile dei vigili del fuoco. Sotto il tetto, per tutta la durata della protesta, i pompieri avevano allestito per ragioni di sicurezza un grande materasso gonfiabile. Quindi un documento sottoscritto da un gruppo di consiglieri, tra cui anche Andrea Velardita e Salvatore Ferrara, con il quale viene chiesta la convocazione dell’aula in via straordinaria. Documento poi portato da un pompiere fin sopra il tetto e sottoposto alla lettura dei manifestanti che a quel punto hanno deciso di terminare la protesta. «Sto bene, dovevamo lanciare un segnale», dice Gino Oste, uno dei tre lavoratori saliti sul tetto, subito dopo essere stato accompagnato a terra dai vigili del fuoco. «Siamo vicini ai lavoratori, faremo ancora una volta tutti i passaggi istituzionali per sottoporre la questione al governo regionale, ci sarà un nuovo consiglio comunale; se la situazione non cambierà andremo tutti con un pullman a Palermo. È necessario che la vicenda delle Ipab in Sicilia sia risolta nel modo giusto», dice il vicesindaco Mattia. «Non faremo mancare il nostro appoggio costante», aggiunge Alberghina. Lunedì mattina dovrebbe scattare l’occupazione dell’aula consiliare da parte di una delegazione dei dipendenti che vantano decine e decine di stipendi arretrati. L’ipotesi di un aumento degli assistiti con retta a carico delle casse comunali per ora sembra essere accantonata, almeno nel breve periodo. Servirebbe l’approvazione del bilancio di Previsione. Si punta a far scattare la cosiddetta lungodegenza a livello regionale, essendo l’Ipab accreditata.

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