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Possibile accorpamento con Caltanissetta, il Comune di Enna: "Giù le mani dal provveditorato"

ENNA. L'amministrazione comunale è pronta a fare le barricate per impedire l'accorpamento dell'Ufficio scolastico provinciale di Enna, ex Provveditorato agli studi, con quello di Caltanissetta. Lo dicono a chiare lettere il sindaco Paolo Garofalo e l'assessore alla Pubblica istruzione Vittorio Di Gangi in una nota indirizzata al capogruppo del Ncd a Sala d'Euno Dario Cardaci. Quest'ultimo, nelle scorse settimane ha lanciato a più riprese l'allarme e adesso pare che la Regione sia pronta a firmare il decreto di accorpamento.
«La sua preoccupazione - scrivono Garofalo e Di Gangi - è anche quella dell'amministrazione comunale. Non possiamo consentire che un Ufficio così importante e fondamentale per la gestione di tutte le operazioni del mondo della scuola possa essere accorpato e spostato a Caltanissetta». Infatti non si tratterebbe solo di un accorpamento ma di uno spostamento vero e proprio. Lo stesso Cardaci, che è un operatore del settore essendo un insegnante, ha detto a chiare lettere che l'intenzione della Regione è spostare la direzione dell'Ufficio a Caltanissetta. «Tutto ciò significherebbe che per l'intero territorio provinciale verrebbe a mancare un punto riferimento importante per gli oltre 3 mila addetti che operano nel mondo della scuola». Si tratta in effetti della più grande azienda, in termini di personale, esistente in provincia che vedrebbe delocalizzato il suo centro direzionale. Una tale evenienza costringerebbe ogni operatore a recarsi nel capoluogo nisseno e fare perlomeno 60 chilometri, tra andata e ritorno. Sarebbero anche non molti con una viabilità eccellente ma diventano tanti, in special modo per i paesi ennesi, considerato lo stato di salute della viabilità interna. Tanta strada, e in condizioni quasi sempre pietose, anche per attingere una semplice informazione o per potersi risolvere un problema. "Non possono - continuano Garofalo e Di Gangi - ricadere sul territorio e sui cittadini, con una riduzione di servizi, i tagli previsti dal regolamento che intende riorganizzare il ministero dell'Istruzione". A Roma prevedono una sensibile riduzione per l'apparato burocratico che riguarderà sia degli uffici centrali che quelli periferici. Per gli amministratori comunali: "Basterebbe spostare la contrazione di organico dall'estrema periferia agli uffici regionali e ministeriali per ottenere lo stesso risultato senza penalizzare e mortificare il nostro territorio". Garofalo e Di Gangi concludono: "Abbiamo intrapreso i dovuti contatti per scongiurare questo ulteriore scippo e garantire ai cittadini ennesi e a quelli dell'intera provincia la permanenza ad Enna degli Uffici dell'ex Provveditorato agli Studi". Intanto l'assessore alla Solidarietà Angela Marco ricorda che domani scade il termine ultimo per presentare domanda di sostegno in favore delle persone che presentano disabilità gravissime. "Mi preme ricordare ancora una volta - dice l'assessore - che il Comune può attivare i progetti alla Regione solo in presenza delle istanze". Insomma se non ci sono le domande l'amministrazione non può richiedere neppure i finanziamenti. Le patologie interessate alle richieste sono "quelle gravi cronico-degenerative non reversibili". Sono incluse le persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, gravi demenze, gravissime disabilità psichiche multi patologiche, gravi cerebro lesioni, stati vegetativi ed altro ancore, che necessitano di assistenza continua, con grave rischio della loro incolumità vitale.

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