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AcquaEnna, carbone e zero in pagella La commissione: organico sproporzionato

ENNA. Approvata all'unanimità, lunedì sera dal consiglio comunale, la relazione conclusiva dei lavori della commissione di indagine sul servizio idrico integrato presieduta dal consigliere Dante Ferrari lista Musumeci. Dentro erano rappresentate tutte le forze politiche e quindi è stato un giudizio equilibrato ma non per questo meno severo. In sintesi è una sonora bocciatura per tutti coloro che hanno messo mano alla costruzione del servizio in provincia. Non uno si salva dalla Regione, ai Comuni che hanno gestito il passaggio, al gestore privato AcquaEnna. Per tutti carbone e zero in pagella.
Perché a fronte di bollette salatissime, gli utenti sono gli unici a pagare il conto, non c'è un servizio migliore né sono stati fatti investimenti tali da giustificare tali costi. Senza considerare che ormai questo servizio si ritrova sul groppone una massa di personale arrivata grazie a dei percorsi agevolati della politica che è sicuramente più alto del necessario. Basti dire che la stessa AcquaEnna ha definito l'organico «una massa ipertrofica di personale». Di contro chi ne aveva diritto, il personale dell'ex Asen oggi si ritrova licenziato oppure, per salvaguardare il posto di lavoro, ha dovuto accettare le condizioni del gestore privato. Insomma non è proprio un disastro perché il disastro già c'è stato con l'Ato rifiuti altrimenti i numeri in negativo probabilmente sarebbero ben altri. I lavori sono stati aperti da un intervento di Ferrari che ha sottollineato come il lavoro non è affatto concluso ed infatti le conclusioni della commissione sono aperte «a nuovi contributi».
Giuseppe La Porta del Megafono ha ricordato come AcquaEnna ha dimenticato del tutto "i pozzi che prima davano alla città il 50 per cento del consumo". Critico Biagio Scillia Mpa: «Avrei voluto trovare delle conclusioni e invece nulla. Voto a favore solo perché le conclusioni rimangono aperte». Cesare Fussone Altrementi: «Ma il depuratore non doveva produrre pure energia?». Molto articolato l'intervento di Maurizio Dipietro Megafono che ha sottolineato com'è necessario continuare nell'analisi: «C'è da verificare bene lo scostamento degli incassi, quali investimenti sono stati fatti, la struttura della bolletta, la quota fissa sul contatore». Paolo Gargaglione Megafono ha ripreso la mancanza di manutenzione dei pozzi e sono state portate in aula delle fotografie che raffigurano la scarsa attenzione». Anche Dario Cardaci Ncd ha ribadito tale concetto ed ha sostenuto che bisogna puntare sulla pubblicizzazione del servizio. Ha chiesto dati ufficiali sul personale e sulla convenzione Roberto Falciglia Grande Sud «per capire come queste assunzioni sono state fatte». Drastico Giovanni Contino Open: «Il servizio è di certo peggiorato e le bollette sono quadruplicate». Angelo Salamone Pd: «Siamo stati penalizzati per le inefficienze delle altre Province partite in ritardo. E sull'Ancipa rivendico uno sconto del prezzo dell'Acqua a risarcimento del danno ambientale». I lavori sono stati chiusi dal sindaco Paolo Garofalo che annunciato l'istituzione per domani del tavolo tecnico sulle problematiche dell'Asen. Sulla commissione: «È stato fatto un ottimo lavoro e mi sembra che siano emerse notevoli criticità rispetto la Regione e il mondo politico. Poi il governo nazionale ha disatteso completamente il referendum del 2011 per la ripubblicizzazione dell'acqua».

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