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Enna, controllo ispettivo all’Ersu Lo richiedono i sindacati

ENNA. Un controllo ispettivo contabile-amministrativo da parte delle istituzioni e, qualora ci fossero irregolarità, lo scioglimento del consiglio d’amministrazione, l’immediata nomina del presidente o di un commissario sino all’eventuale completa ricostituzione dei nuovi organi di amministrazione, la nomina del collegio dei revisori dei conti e di un dirigente responsabile della struttura. Lo chiedono a chiare lettere, riguardo alla crisi organizzativa che attraversa l’Ersu di Enna, le segreterie regionali del Pubblico impiego di Cgil e dei sindacati autonomi di Sadirs, Cobas, Codir e Siad che, al termine di un’assemblea dei lavoratori svoltasi nei giorni scorsi, hanno proclamato lo stato di agitazione del personale comunicandolo al presidente della Regione e all’assessore regionale. I sindacati stigmatizzano la situazione dell’ente, che conta 18 dipendenti, provenienti da enti pubblici soppressi, che da oltre un anno si trova senza un presidente - figura prevista dalle normative regionali - e da 18 mesi senza revisori dei conti. Una «vacatio» normativa che secondo le parti sociali sta portando l’ente ad una deriva amministrativa culminata nel fatto che, «in spregio alle norme regionali, è stato rimosso un dirigente già in servizio, e che l’ente è stato trasferito nell’immobile della Domus Kore a Enna alta, con gli uffici allocati in 10 camere destinate ad ospitare studenti, con non pochi problemi per i dipendenti, in difficoltà nello svolgere l’attività lavorativa». Chiedono un immediato intervento con un controllo ispettivo degli atti contabili e amministrativi degli ultimi mesi dell’ente. Se non si troveranno soluzioni sono pronti ad intraprendere altre forme di protesta anche se sono disponibili ad un incontro con le istituzioni per addivenire ad una soluzione. Ri.Ca.

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