PIAZZA ARMERINA. Altri due concorsi comunali finiscono nel mirino del tribunale amministrativo regionale. Un altro candidato ha impugnato davanti al Tar di Catania le due procedure selettive per cinque posti di istruttore vigile urbano e quattro posti di istruttore tecnico, chiedendo l’annullamento di tutti gli atti e delle relative graduatorie con i vincitori di concorso. Ed in via preliminare e cautelare è stata anche chiesta la sospensiva delle due procedure concorsuali. Per quale motivo? Secondo i legali del candidato si sarebbe trattato di una procedura «esclusiva e riservata sotto la parvenza di un concorso pubblico in favore dei lavoratori precari», i cosiddetti contrattisti. Il quadro legislativo, inoltre, si limiterebbe a prevedere una riserva di posti per il personale precario da stabilizzare non superiore al 40 per cento dei posti banditi, mentre un 60 per cento andrebbe coperto da candidati non appartenenti alla macchina comunale. Sotto accusa anche il sistema dei punteggi previsti dal bando di gara. Saranno i giudici, adesso, a stabilire se le ragioni di chi ha fatto ricorso siano fondate o meno. I magistrati del Tar, intanto, hanno negato la sospensione dell’efficacia degli atti relativi al bando di concorso per un posto di istruttore direttivo di vigilanza. La richiesta di sospensiva era stata avanzata da un candidato che aveva deciso di rivolgersi alla giustizia amministrativa contestando diversi presunti profili di illegittimità. Ro.Pa.
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