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Piazza, fra affreschi e crollo spiccioli per la Cattedrale

La Regione stanzia un mini pacchetto di 100 mila euro, solo la metà per salvare i dipinti del Borremans rovinati dalla pioggia

PIAZZA ARMERINA. In arrivo 100 mila euro alla città dei mosaici dall'assessorato regionale ai Beni culturali per affrontare le emergenze in atto. Secondo indiscrezioni le somme arriverebbero dal milione di euro destinato alle somme urgenze, in fase di stanziamento dall'assessorato alle nove province siciliane. Il pacchetto di fondi "piazzesi" verrebbe destinato per metà al crollo della volta dell'archivio storico della cattedrale e per l'altra metà al restauro degli affreschi del Borremans. Due somme (50 mila euro a testa) che di fatto, però, rischiano di non affrontare in modo completo ne l'una ne l'altra emergenza. La Diocesi aveva presentato una perizia da 190 mila euro alla Regione Siciliana per i lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione della volta crollata dell'archivio del Duomo. La Curia ha completato l'intervento di puntellamento dei tre livelli della cattedrale, collocati sulla stessa linea verticale del terrazzo posteriore, all'angolo tra via Cavour e Piano Calarco. Sagrestia a piano terra, museo al primo piano e archivio storico al secondo sono invasi da un sistema di rinforzi tubolari necessario ad evitare ulteriori potenziali crolli. Le somme previste nella perizia, oltre a ripianare i primi interventi di pronta urgenza effettuati dalla Curia nelle settimane successive al crollo di tonnellate di detriti dalla volta, dovevano servire a ricostruire l'architrave ceduta e a rendere impermeabile a regola d'arte la zona esterna e interna a ridosso del terrazzo, evitando il ripetersi di pericolose infiltrazioni d'acqua. «Con 50 mila euro non ce la facciamo a ristrutturare la volta crollata e a ripristinare il terrazzo, parte del Duomo rimarrà con i ponteggi e i puntellamenti», ha fatto sapere don Paci responsabile del settore Arte Sacra della Diocesi. Il nuovo vescovo don Rosario Gisana, a giorni alla guida della Curia con l'ordinazione episcopale in programma il 5 aprile, farà pressioni sul presidente della Regione Siciliana Crocetta, cittadino di Gela, comune appartenente alla Diocesi di Piazza Armerina. Monsignor Gisana non mancherà di far notare al governatore Crocetta come si tratti anche della sua cattedrale, sollecitando l'erogazione delle altre somme necessarie a ricostruire la volta e mettere in sicurezza i due piani e il terrazzo. Sul fronte della chiesa di San Giovanni le cause del dissesto degli affreschi, cioè le infiltrazioni d'acqua, sarebbero state rimosse, si è già proceduto alla revisione del tetto, alla ristrutturazione della finestra del lato nord, al ripristino della grondaia e dei pluviali. Eliminate le infiltrazioni di acqua piovana, però, bisogna procedere al restauro del grande ciclo di affreschi da alcuni definito come la "Cappella Sistina di Sicilia». I 50 mila euro previsti potrebbero non bastare neanche per mettere in sicurezza i tre pannelli più a rischio del ciclo di pitture. Le ultime abbondanti piogge di alcune settimane fa avevano provocato ulteriori danni ad un affresco nel quale viene raffigurata la visita dei pastori al Bambino Gesù. Si sta staccando la pellicola pittorica dalla faccia del bambinello. Altri due pannelli laterali, invece, "Il Trionfo di San Benedetto" e il "Martirio di San Placido", sono "fasciati" da velinature, veri e propri tamponi ormai in parte scollati, attaccati all'affresco per ritardare il distacco della pellicola pittorica.

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