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Nissoria, sequestrata una discarica abusiva

Il materiale conferito, che in parte è stato bruciato, per il momento rimane sulla sponda destra del Vallone Rinaldi ma dovrà essere rimosso al più presto. Tra i rifiuti: suppellettili, materiale di risulta, plastica dura e amianto

NISSORIA. Per liberare casa da suppellettili, mobili, materiale di risulta, serrande, zineffe, anche un girello, tantissima plastica dura e amianto per copertura hanno scelto di inquinare l'ambiente scaricando tutto sulla sponda destra del Vallone Rinaldi. Per questo due coniugi nissorini sono stati iscritti, dalla Procura di Enna, nel registro degli indagati per i reati di discarica abusiva e smaltimento illecito di rifiuti anche pericolosi. L'indagine coordinata dal sostituto procuratore Lo Cascio è stata portata avanti dal distaccamento Forestale di Nicosia in collaborazione con la stazione Carabinieri di Nissoria. Il sequestro della discarica, che si estendeva su una quarantina di metri quadrati, è del 20 febbraio ma la notizia è stata diffusa solo ieri dopo che il 27 marzo è stato chiuso il verbale di ispezione dei luoghi. Le indagini sono ancora in corso e non si esclude che possano esserci altri sviluppi. «Il deposito indiscriminato - spiegano dal distaccamento Forestale di Nicosia - reca un grave pregiudizio alle acque pubbliche anche per la presenza di amianto». Le acque del Vallone Rinaldi confluiscono nel Salso - Cimarosa. La discarica abusiva scoperta nella Vallone Rinaldi, purtroppo, non è l'unica nel territorio dove «il fenomeno delle micro discariche è particolarmente diffuso». Una volta scoperta la discarica la Forestale e i Carabinieri, con moderne tecniche di rilevamento e verifiche sul territorio, sono arrivati ad un fabbricato di contrada Croce. Hanno scoperto che proprio da questo fabbricato proveniva tutto il materiale conferito illecitamente. «La responsabilità è stata associata con certezza e - continuano dal distaccamento Forestale di Nicosia - gli accertamenti portati avanti hanno una indiscussa valenza probatoria». Il materiale conferito illegalmente, che in parte è stato bruciato, per il momento rimane sulla sponda destra del Vallone Rinaldi ma dovrà essere rimosso al più presto. Ad occuparsi della rimozione, in attesa che venga definito un eventuale giudizio, così come prevede la legge dovrà essere il Comune di Nissoria ma potrà farlo solo quando la magistratura ennese rilascerà il nulla osta per procedere alla spostamento dei rifiuti speciali che vanno conferiti, tutti, in appositi ed adeguati siti di stoccaggio. Tra tutto il materiale abusivamente abbandonato quello che crea i maggiori problemi all'ambiente è l'amianto che poi è, tra i materiali trovati, quello il cui costo di conferimento è più alto e per il quale è necessario un apposito piano di smaltimento.

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