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Barrafranca, diga Olivo: un nome che diventa marchio

BARRAFRANCA. Il marchio unico per valorizzare prodotti agricoli del comprensorio Braemi è sempre più vicino. Lo conferma il presidente dell'Osservatorio degli agricoltori del comprensorio Braemi Bagio Cascio all'indomani dell'avvio della stagione irrigua di questa area definita la "California della provincia di Enna", a valle della diga Olivo il cui impianto irriguo è gestito dal Consorzio di Bonifica. Una vasta area quella del Bremi che ricade sui territori di Barrafranca, Piazza Armerina e il comune nisseno di Mazzarino di oltre 600 ettari la cui sua vocazione è quella delle colture orticole intensive ad alta redditività come Carciofi, Peperoni, Cipolle, Aglio, Broccoli, Lattughe, Melanzane e frutta come Angurie. Ed ancora stanno pian piano sviluppandosi altre colture come lo Zafferano, Asparagi e prodotti legate alle conserve. E nell'indotto anche coltivazioni di mandorle tra le più pregiate della Sicilia. Ma adesso è arrivato il momento che questo "oro" venga immesso sul mercato con una politica di commercializzazione mirata e più redditizia. Ed a questo sta proprio pensando l'Osservatorio che punta proprio al marchio unico della zona. "Per l'istituzione del marchio unico siamo sulla dirittura di arrivo - conferma Cascio - che potrà dare un importante impulso allo sviluppo economico dell'area. Questa zona ha una alta redditività anche la crisi si è fatta sentire anche in questa zona. La conferma di questo lo si denota dal fatto che sono diminuiti anche gli agricoltori che hanno fatto richiesta del contratto di fornitura d'acqua. Ma ad ogni modo c'è la necessità di organizzarci in modo manageriale. Il primo passo è stato quello di fare rete tra tutti i soggetti sia pubblici che privati che hanno competenze sull'area - continua - ad esempio ottima la collaborazione con il Consorzio di Bonifica che ha effettuato degli interventi di manutenzione straordinaria sulla rete e la pulizia delle vasche di raccolta che non si faceva da un ventennio». Ri.Ca.

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