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Enna, l’associazione sospende l’assistenza Allevatori senza stipendi da mesi

ENNA. Dallo scorso 14 marzo gli allevatori della provincia di Enna sono senza assistenza fornita dall'associazione provinciale allevatori. Infatti la sede di Enna nei locali all'interno del foro boario in contrada Scifitello a Enna bassa, come le altre negli altri capoluoghi di provincia siciliani sono senza risorse economiche ed i dipendenti, 150 in tutta la Sicilia, 10 in provincia di Enna e che dallo scorso giugno lavorano con i contratti di solidarietà, dallo scorso gennaio senza stipendio. L'Associazione regionale allevatori svolge attività a sostegno del comparto zootecnico che vanno dalla valorizzazione e miglioramento del comparto, selezione del bestiame, salvaguardia della biodiversità, sicurezza alimentare, miglioramento delle qualità dei prodotti zootecnici, tracciabilità, benessere animale e anagrafe zootecnica. Una vera “odissea” quella che vive l'Associazione provinciale allevatori sino a qualche anno fa una vera isola felice nel panorama occupazionale provinciale. Ma da alcuni anni è stata risucchiata nella crisi economica finanziaria che attraversa la regione. Inoltre la fase commissariale vissuta negli ultimi anni ha acuito i problemi. Si sperava che con il ritorno degli organismi democratici della struttura e l'elezione del presidente nella persona del medico ed imprenditore zootecnico di Nicosia Renato Mancuso, si potesse gradualmente ritornare alla normalità. Ma invece non è affatto così ed anzi se sino a qualche mese fa anche se a regime ridotto, i servizi ai circa 120 allevatori associali venivano assicurati, da poco meno di un mese, invece sono totalmente sospesi, con un grave danno per il comparto zootecnico ennese.  RI. CA.

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