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Discarica a Nicosia, svolta per i lavori di bonifica

L’importo che verrà impiegato sarà di 1.837.450,80 euro, ben 180 mila euro trattenuti, come commissione dalla banca

NICOSIA. Si preannunciano tempi brevi per la messa in sicurezza della discarica San Giovanni - Canalotto. Ieri a Palermo il sindaco Malfitano ha concordato assieme al dirigente dell'Arra Natale Zuccarello l'iter che partirà subito dopo Pasqua, quando sarà protocollato il progetto esecutivo dei lavori redatto dall'Ufficio tecnico comunale. L'importo che verrà impiegato sarà di 1.837.450,80 euro sebbene la fideiussione fosse di 2 milioni di euro, perché ben 180 mila euro sono stati trattenuti, come commissione, dalla stessa assicurazione che ha trasferito i fondi. «Ho verificato - spiega Sergio Malfitano - che la polizza fideiussoria è stata escussa lo scorso 3 aprile e voglio ricordare che questo importante risultato si è ottenuto, dopo anni, grazie all'impegno del Prefetto Guida». La Prefettura di Enna aveva assicurato l'accreditamento dei fondi entro al fine di marzo scorso. "Subito dopo che il progetto verrà protocollato all'Assessorato, cosa che faremo al massimo dopo Pasqua - continua Malfitano - seguirà un tavolo tecnico a cui parteciperà anche Marco Lupo per avviare la procedura di avvio dei lavori legata anche all'iter del bando di gara. In ogni caso - promette - i tempi saranno molto brevi". Il piano di intervento redatto dagli uffici comunali prevede la bonifica del sito di stoccaggio dei rifiuti, la realizzazione di opere di sistemazione idraulica, la messa in sicurezza dell'area primaria del sito di stoccaggio e dell'area detta di ampliamento i cui lavori non sono mai stati completati. Ma con i fondi appena incamerati pare che si potrà intervenire solo sull'area di ampliamento. Sulla base degli accordi che risalgono ad un anno e mezzo fa, adesso che la polizza è stata incassata, sarà il dipartimento regionale bonifiche ad intervenire mettendo in sicurezza il sito della discarica cittadina dove i danni sono enormi. Tra gli interventi necessari c'è la bonifica della prevasca che le acque piovane hanno trasformato in un laghetto e poi bisogna mettere in sicurezza il sito che è in stato di abbandono da novembre del 2006, quando fu posto sotto sequestro giudiziario dalla Tenenza cittadina della Guardia di finanza. I danni sono anche a valle e riguardano i silos di raccolta del percolato.

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