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Castello di Enna, il cantiere resta ancora fermo

ENNA. C'è attesa fra le associazioni ambientaliste e culturali che si sono riunite in comitato per vedere quale svolta prenderanno i lavori al Castello di Lombardia iniziati dal Genio civile con una perizia di 200 mila euro e bloccati perché non ritenuti consoni al monumento. Per questa settimana si attendeva la pulizia del costone roccioso per verificare poi l'intervento da mettere in atto. Ma per la pulizia pare che bisogna attendere dopo le festività pasquali. Intanto dall'associazione SiciliAntica c'è perplessità sulle indiscrezioni che si colgono sul futuro dei lavori.
L'associazione guidata dall'archeologo Gaetano Marchiafava ritiene che ogni discorso debba ripartire dagli impegni presi nel corso dell'ultimo sopralluogo congiunto: «Pulizia della parete e indagine geologica. Poi i lavori debbono essere affidati a tecnici specializzati nel recupero e nella valorizzazione dei monumenti». Quindi non ci sarebbe spazio per un cantiere riaperto nei modi e nei termini del precedente: «Se si continuerà con le tecniche e i materiali inizialmente previsti, in barba agli impegni presi con le associazioni nel corso del sopralluogo scatterà automaticamente la denuncia alla Procura, come già ampiamente preannunciato. Dobbiamo comunque essere fiduciosi».
Marchiafava poi tiene a precisare che mai nessuno di SiciliAntica o del comitato «si è mai pronunciato a favore dell'istallazione di reti metalliche a scomparsa sul costone». E spiega perché: «Le riteniamo inadatte alla grande importanza storica e culturale dei luoghi. Lo abbiamo ribadito ai rappresentanti di Genio civile, del Comune e della Soprintendenza il 3 aprile scorso quando abbiamo partecipato al sopralluogo in rappresentanza del comitato di dieci associazioni nato a difesa del Castello». L'archeologo conclude: «Tutti assieme avevamo stabilito di intervenire sulle pareti interessate con l'eliminazione delle pietre pericolanti e con una adeguata pulizia di ogni tipo di presenza vegetale. Ancora attendiamo questa pulizia per prendere in esame la parete. Poi a seguito di relazione geologica verranno formulate le possibili soluzioni tecnico-progettuali che dovranno riguardare sia i lavori alla parete che gli interventi relativi al muro da realizzare nella parte bassa malauguratamente asportata. Pretendiamo che si dovranno seguire rigorosamente le indicazioni delle convenzioni per il restauro».

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