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Piazza Armerina, parte la caccia agli evasori

L’amministrazione punta al recupero di una prima tranche di 400 mila euro di imposte non pagate dai contribuenti

PIAZZA ARMERINA. Il Comune a caccia dei primi 400 mila euro di tasse e imposte non pagate dai contribuenti della città dei mosaici.
Il settore Tributi guidato dal dirigente Giuseppe Baiunco ha messo insieme uno staff di una decina di dipendenti comunali per recuperare Ici, Tia, Tosap (tassa sul suolo pubblico) e Icp (l'imposta sulla pubblicità), attraverso un progetto approvato con delibera dalla giunta, il cui costo supera di poco i 20 mila euro. Tra trasferimenti regionali e statali ormai ridotti all'osso, sistema di gestione dei rifiuti che provoca continue perdite alle casse comunali e pesanti debiti fuori bilancio, la macchina comunale si mette in moto per incrementare le entrate locali.
Entro fine anno vanno notificati ai contribuenti non in regola gli accertamenti Ici per l'anno d'imposta 2010 per omesso versamento, aggiornando la banca dati comunale, i dati catastali e anagrafici, contribuente per contribuente. Recupero dell'evasione anche sul fronte dei "fabbricati fantasma", cioè immobili mai dichiarati al catasto e di conseguenza sconosciuti al fisco centrale e locale, fabbricati su cui penderanno Ici pregressa, Tia e Imu. Presenti anche fabbricati rurali che dovrebbero essere accatastati nella sezione urbana del catasto con pagamento dei tributi relativi. Anche per la Tosap e l'Icp verranno predisposti gli accertamenti per l'anno d'imposta 2010 e inviati a chi non è ancora in regola.
«Avviate anche le procedure di recupero dei canoni di locazione non versati dai cittadini assegnatari degli alloggi comunali, mentre verrà acquistato un nuovo software applicativo per l'aggiornamento dei dati patrimoniali comunali», scrive Baiunco. I conti comunali negli ultimi tempi navigano a vista.
Il consiglio comunale proprio qualche settimana fa ha approvato alcune misure finanziarie correttive per evitare che le casse locali finiscano in rosso, evitando in questo modo lo spettro del pre-dissesto, la procedura straordinaria che di fatto consegna le il bilancio comunale in mano alla Corte dei Conti. Il settore Economico-finanziario, di concerto con l'amministrazione guidata dal sindaco Filippo Miroddi, farà leva su una serie di misure in entrata e uscita per scongiurare il rischio del dissesto finanziario.
Prevista l'eliminazione di alcune sedi comunali, come quella di via Generale Muscarà, la quale verrà accorpata al cosiddetto "palazzo di vetro" di via Ciancio. Una soluzione che dovrebbe permettere di risparmiare 80 mila euro l'anno. Prevista anche una più generale stretta sui tetti di spesa dei vari settori comunali, con un monitoraggio ogni due settimane e un controllo a campione effettuato anche dal collegio dei Revisori dei Conti, i quali hanno dato il proprio parere favorevole alla manovra correttiva. Sempre sul fronte delle spese per servizi in generale è stato programmato un risparmio di spesa nel triennio di 800 mila euro.

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