Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Enna, frane e incendi: manca una via di fuga

ENNA. Una via di fuga in caso di emergenza per le oltre 70 famiglie residenti tra Piano Marino e contrada Indirizzo. Una strada di collegamento tra il santuario di Piazza Vecchia e Piano Marino, per evitare alle famiglie di rimanere isolate in caso di frane e incendi, come già accaduto altre volte in passato. Consentendo anche ai mezzi di soccorso di poter accedere alle aree di emergenza. A chiederlo, con una nota presentata agli uffici comunali, un comitato di cittadini che da anni si batte per migliorare i servizi della zona. Serve una bretella di appena 200 metri per collegare le due contrade e consentire sia ai residenti di contrada Indirizzo quanto a quelli di Piano Marino di poter contare su un alternativa che non li costringa all'isolamento.
«Una bretella utile come strada di servizio per i residenti, ma anche allo stesso tempo una via di fuga per eventuali emergenze in caso di calamità, da inserire nel piano di protezione civile, così come ai fini della sicurezza pubblica e pronto soccorso, così se una frana interrompe una strada si potrà pur sempre contare su un'altra strada», spiega Mario Gagliardo, presidente del comitato Piano Marino.
«Si tratterebbe anche di una strada turistica per ammirare le bellezze paesaggistiche, da Piano Marino è visibile la maestosità della cattedrale, il borgo medievale e le mura di cinta della vecchia città», aggiunge. Nella nota il comitato chiede all'amministrazione comunale di «incaricare un tecnico per preparare il progetto, verificare la fattibilità dell'opera e cercare gli opportuni finanziamenti». Già nel 2007 il comitato aveva sottoposto la questione all'allora sindaco Maurizio Prestifilippo, cui era seguito un primo sopralluogo. La fattibilità e i costi dell'opera erano stati anche oggetto di un altro sopralluogo da parte dei funzionari comunali durante l'amministrazione dell'ex sindaco Carmelo Nigrelli. Ma la pratica Santuario Piazza Vecchia-Piano Marino di fatto non era mai andata avanti. Appena qualche anno fa uno smottamento consistente lungo la strada di contrada Indirizzo che porta al santuario aveva isolato diverse famiglie per alcuni giorni. La presenza della bretella avrebbe consentito una via di fuga alternativa sia per i residenti che per gli operatori impegnati nell'emergenza. Tra l'altro proprio l'area di contrada Indirizzo che sale verso il santuario è una zona ben conosciuta agli uffici comunali proprio per il rischio di smottamenti nel periodo invernale.
«Sottoporremo la questione anche al nuovo vescovo Rosario Gisana, così come avevamo fatto con il precedente, monsignor Michele Pennisi, a breve lo incontreremo e gli parleremo di questo problema, gli chiederemo di fare qualcosa per noi, perché è necessario far comprendere a chi governa che si tratta di un diritto di chi risiede in quelle contrade poter avere più sicurezza e un sistema viario migliore», dice Gagliardo. 

Caricamento commenti

Commenta la notizia