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Castello di Lombardia, priorità alla messa in sicurezza

ENNA. Niente pulizia del costone del Castello di Lombardia prima dell'inizio dei lavori per la messa in sicurezza di una parte del perimetro esterno. Per riattivare con una certa sollecitudine i lavori di messa in sicurezza per settimana entrante è stata convocata una una conferenza dei servizi alla quale parteciperanno i rappresentanti del Genio civile, della Soprintendenza, del Comune e della Forestale. Da questo incontro uscirà fuori la data d'inizio dell'intervento e le modalità da mettere in campo.
È bene ricordare che è il Genio civile d'intesa con la Soprintendenza, e non poteva essere altrimenti considerato che si tratta di due enti pubblici, a mettere in campo i lavori con una perizia di 200 mila euro. «È bene tenere presente - dice l'assessore comunale ai Lavori pubblici Francesco Nasonte - che si tratta in ogni caso della messa in sicurezza di parte del perimetro dell'antico maniero. Non di un restayling del monumento». Il Comune com'è noto è parte interessata ai lavori ma non ha alcuna competenza essendo il Castello di proprietà del demanio pubblico. Quindi l'assessore segue i lavori e i vari incontri fra i due enti maggiormente interessati: Genio civile e Soprintendenza. «Settimana entrante tutti assieme definiremo il percorso per poi iniziare i lavori».
Verranno messi in opera come le dieci associazioni capitanate da SiciliAntica hanno chiesto oppure secondo lo schema già varato a suo tempo dal Genio civile? «L'intervento tende a mettere in sicurezza il costone avendo pieno rispetto del sito». In pratica verranno presi ad esempio i lavori di contrada Canalotto oppure no? "Ma lì non si è trattato di mettere in sicurezza una parte dell'area hanno fatto altro e lo hanno fatto bene. I nostri lavori - conclude l'assessore Nasonte - hanno solo ed un unico obiettivo la messa in sicurezza della parte ammalorata non dimenticando però che stiamo operando sul Castello di Lombardia». Una risposta che non farà piacere né a SiciliAntica e neppure alle altre associazioni che si battono per la salvaguardia monumentale dell'antico maniero. In effetti hanno atteso per oltre due settimane che venisse operata la pulizia del costone per poi decidere con quali lavori procedere e invece se la prossima settimana la conferenza dei servizi deciderà autonomamente sui lavori avrà fatto saltare un passaggio ritenuto fondamentale dalle associazioni. Tra l'altro SiciliAntica e le altre con una nota stampa avevano chiarito qualche settimana fa la loro imprescindibile posizione: «Gli interventi devono essere mirati alla conservazione e alla valorizzazione del monumento».
Se non sarà così le associazioni hanno già dichiarato che sono pronte a «presentare un esposto alla Procura della Repubblica per verificare eventuali inadempienze e omissioni da parte dei soggetti responsabili». In particolare contestano che la direzione dei lavori vorrebbe «applicare alla scarpa superiore le reti in acciaio e le chiodature metalliche in genere utilizzate per il contenimento dei microcrolli sui versanti rocciosi in corrispondenza delle strade». Ma se questi sono interventi praticati nella generalità dei casi non sono rietenuti opportuni per un monumento. E così SiciliAntica e le altre hanno replicato che «il Castello non è un versante di strada, ma il più grande ed importante monumento della città, pertanto esso richiede interventi di qualità, diversi da quelli previsti dai lavori in atto».

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