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Aidone, corsa a cinque per la poltrona di sindaco

AIDONE. Basteranno anche meno di mille voti per guidare la città della Dea. Sono cinque i candidati a sindaco che il 25 maggio si contenderanno la prima poltrona aidonese, lasciata vuota da Gangi. Ieri mattina i candidati, accompagnati dai rispetti staff, si sono alternati al primo piano del palazzo comunale, per presentare la propria candidatura e le liste collegate. Il primo a presentarsi all'ufficio Elettorale, alle 9, è stato il dirigente scolastico in pensione Luigi Minacapilli, 64 anni, alla guida della lista civica «Aidone prima di tutto».
L'ex preside, il quale ha annunciato che in caso di elezione rinuncerà in toto all'indennità di sindaco, devolvendo il risparmio di spesa a servizi per gli anziani, ha subito lanciato un messaggio all'elettorato attraverso la pagina facebook: «Come candidato a sindaco mi sento orgoglioso e fiero di rappresentare tutte le candidature al consiglio comunale, perché convinto della loro correttezza, passione civica e sincera voglia di lavorare in squadra per dare un contributo di idee e fatti al paese». Due gli assessori designati da Minacapilli: Franco Colombo e Alessandra Mirabella. Poi intorno alle 11 è stata la volta del berlusconiano Carmelo Donatello, 58 anni, ex vicesindaco, politico di lungo corso, più volte assessore con delega a Sport, turismo e spettacolo, candidato come primo cittadino alla guida di Forza Italia. «Le voci che davano Forza Italia a sostegno di altri candidati sono assolutamente infondate, il partito è con me e sostiene la mia candidatura», dice Donatello, uscendo dall'ufficio Elettorale. Dopo l'esponente forzista è toccato al professore Nino Costanzo, candidato della lista Partito dei Siciliani - Mpa, già diverse volte candidato sindaco. «Puntiamo su persone che si affacciano per la prima volta al panorama politico», dice. E ha presentato anche tre degli assessori in caso di elezione: «Si tratta del professor Andrea Campo dell'istituto Agrario, e poi di due donne, Tiziana Gagliano e Alessandra Lanza». Intorno alle 11.30 è toccato alla delegazione a sostegno del candidato sindaco Franca Ciantia, insegnante, a capo della lista civica Noi Aidone, una compagine politica che guarda all'area politica del centrodestra, con il sostegno dell'Ncd di Alfano. A guidare la delegazione a sostegno della Ciantia l'ex sindaco Filippo Curia presente nella lista dei 15 candidati al consiglio comunale. Due gli assessori designati dalla professoressa Ciantia: Rosario Filidani, consigliere uscente, ex uomo del Pd, e Angelo Cultreri, musicista e professore di Musica. Ultimo a presentare la propria candidatura, ma uno dei primi a lanciarla sul piano mediatico, un esponente storico della sinistra locale, Vincenzo Lacchiana, 56 anni, alla guida del Pd aidonese, uomo berlingueriano, come lui stesso si definisce, alla guida della lista civica Aidone cambia verso, sostenuto da Pd, Udc, Centro Democratico e la lista civica Per Aidone. Tre gli assessori designati ieri mattina: Serena Schilirò, consulente per le imprese, l'avvocato Andrea Mania, e il responsabile aziendale Giuseppe Mascara. «Sono estremamente fiducioso nel risultato finale, per la forza delle nostre idee e della nostra coalizione», dice Lacchiana. Il 4 maggio alle 19.30, in piazza Cordova il primo comizio pubblico. Il candidato del Pd non lo dice apertamente, ma pare senta già la vittoria in tasca, senza sottovalutare le candidature di Donatello e Ciantia, ma contando sulla spaccatura del centrodestra. Sono poco più di 3 mila gli aidonesi che alle scorse elezioni si sono presentati alle urne, al netto degli astenuti. E con la presenza di 5 candidati ed un unico turno, potrebbe bastare il consenso di meno del 30 per cento dei votanti per diventare sindaco. La quota sindaco viene data a 1100/1200 voti.

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