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Edilizia, a Enna nasce coordinamento anti-crisi

ENNA. Un coordinamento unitario per cercare di fare fronte alla crisi del settore. È quello che hanno istituito forze imprenditoriali, sociali e sindaci dei comuni della ex provincia riguardo al settore edile.
Martedì scorso, infatti, facendo seguito alle iniziative intraprese nelle scorse settimane da associazioni datoriali e sindacati tra cui la fiaccolata per il lavoro dello scorso mese di marzo ed incontri con i primi cittadini, è stato costituito un tavolo unico di coordinamento rappresentato da associazioni di imprese di Ance,Cna e Confartigianato, Cgil, Cisl e Uil mentre per i sindaci quelli di Leonforte Francesco Sinatra, Gagliano Salvatore Zappulla e Valguarnera Sebo Leanza.
Quindi istituzioni pubbliche, private e sociali fanno quadrato affinchè si mettano in campo ognuno per le proprie competenze tutte quelle iniziative che possano fare ripartire un settore che insieme ad altri come l'agricoltura, il commercio ed il manifatturiero, da sempre ha rappresentato il principale volano di sviluppo economico del territorio ma che da 5 anni a questa parte vive una crisi drammatica che ha portato alla perdita di circa 3 mila posti di lavoro facendo riprendere sul territorio dell'ex provincia di Enna il fenomeno dell'emigrazione.
Attorno al settore edile infatti gira un notevole indotto economico che coinvolge tanti altri settori dall'artigianato al commercio. Quindi fermandosi il primo, si un effetto domino collassante anche sugli altri.
Il coordinamento ha condiviso le prime iniziative decidendo di investire il Governatore Crocetta e gli assessorati competenti affinchè si sblocchino tutta una serie di opere già finanziate se non addirittura appaltate anche a causa di un eccessivo peso della burocrazia.
Il coordinamento si auspica che Crocetta possa dare certezze sulle necessarie coperture finanziarie e sugli atti per definire il Contratto interistituzionale di sviluppo propedeutico tra regione e ministero) che sbloccherebbe il tratto della SS117 bis - Nord-Sud - già definito progettualmente ma fermo in attesa della sottoscrizione dello stesso contratto.
Individuate altri tre ambiti su cui si chiede alla Regione di intervenire: ovvero viabilità secondaria, messa in sicurezza delle scuole e misure per il recupero dei quartieri degradati. Ma si chiedono anche interventi di sburocratizzazione e di facilitazione di accesso al credito per le imprese.

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