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Nicosia, endoscopio guasto da 8 mesi I pazienti in lista d’attesa protestano

NICOSIA. Al Basilotta l'endoscopio, per effettuare la colonscopia, è rotto da otto mesi e così le liste d'attesa, che sono già lunghe, si dilatano ulteriormente. Dall'Asp di Enna arriva la notizia che la settimana scorsa il commissario straordinario Termine ha firmato la delibera per l'acquisto di un endoscopio nuovo, visto che quello dell'ambulatorio di endoscopia non si può riparare, ma non sono noti i tempi di attesa per riattivare il servizio. Non si sa però se la richiesta è stata già controfirmata dal direttore amministrativo.
Il disservizio è già stato segnalato da diverso tempo, ma adesso un paziente che deve sottoporsi al delicato ed invasivo, quanto salvavita, esame diagnostico racconta la sua storia. «Ho prenotato l'esame nello scorso mese di ottobre e avrei dovuto sottopormi alla colonscopia la prossima settimana ma - riferisce il paziente di cui si omettono le generalità a tutela del suo diritto alla privacy - quando ho chiamato per la conferma dell'appuntamento sono stato informato che il colonscopio è ancora rotto». Si tratta di un paziente che quindi dovrà aspettare ancora o rivolgersi ad un'altra struttura sanitaria. Ma accanto a questa storia ce ne sono molte altre. Ad esempio quella di una paziente allettata che ha urgenza di sottoporsi all'esame ma non potrà eseguirlo perché il suo trasporto ad un'altra struttura sanitaria è improponibile. La colonscopia è un esame endoscopico per la diagnosi di molte patologie a carico dell'intestino. Con questo esame, si indaga l'eventuale presenza nelle pareti interne del colon di lesioni, ulcerazioni, occlusioni, ma anche masse tumorali. La comunità scientifica, in maniera unanime, considera la colonscopia un importante strumento di prevenzione, che permette di individuare e, se necessario, rimuovere all'istante, polipi e tumori anche molto piccoli e in fase iniziale, impedendone lo sviluppo e la degenerazione. Proprio per le sue caratteristiche la colonscopia è consigliata come corretta attività di screening e prevenzione per tutti i soggetti a rischio come coloro che hanno familiarità con i tumori del colon o comunque dopo i 50 anni, quando dall'esame delle feci si rileva la presenza di sangue, anche in tracce minime. L'apparecchiatura, sottoposta a uno stress lavorativo per le migliaia di esami endoscopici effettuati negli anni risulta rotta da settembre del 2013 e così le liste di prenotazione presso il Cup del Basilotta che oltre agli utenti nicosiani serve i pazienti - utenti dei Comuni della zona Nord della provincia di Enna e dei paesi limitrofi in provincia di Messina e Palermo si sono enormemente dilatate. In tutti questi mesi, che fino ad oggi sono otto, oltre a non prestare il servizio richiesto l'utenza non ha potuto fare a meno rivolgersi ad altre strutture sanitarie non solo pubbliche ma anche private. Il disservizio così protratto nel tempo si aggiunge alle molte, anzi troppe problematiche del Basilotta che qualche mese fa hanno spinto il sindaco di Nicosia Sergio Malfitano a rivolgersi alla magistratura per segnalare il mancato rispetto dei livelli minimi di assistenza.

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