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Sterpaglie nei terreni ad Enna, ordinanza del sindaco per la rimozione

ENNA. Chi non pulisce il proprio terreno dalle erbacce o non butta via le foglie secche entro venti metri dalla strada comunale, rischia fino a 3 mesi di arresto. C'è pure il ricorso al codice penale fra le sanzioni previste dalla nuova ordinanza antincendio del sindaco Paolo Garofalo, emessa ieri e che varrà per tutta la stagione estiva, dal 16 giugno al 15 settembre, per prevenire i roghi che negli anni passati hanno devastato il territorio ennese, in particolare alle pendici del capoluogo. L'ordinanza è stata emessa per la «prevenzione degli incendi nelle campagne e nei boschi» e per «prevenire esplosioni nelle fabbriche o depositi di materie esplodenti ed infiammabili». Il primo punto dell'ordinanza prevede che tutti i proprietari o conduttori di fondi lungo le strade e stradine comunali di campagna, debbano «tenere le proprie terre sgombre da erbe e foglie secche o di altra materia combustibile, fino a 20 metri dai cigli stradali». «È buona norma tenere puliti da stoppie i confini. Gli inadempienti - si legge a chiare lettere - saranno considerati responsabili di danni che dovessero verificarsi per inosservanza di tale disposizione e indipendentemente da ogni altra sanzione di legge, saranno denunciati». Qui si fa riferimento all'articolo 650 del codice penale, che punisce «l'inosservanza dei provvedimenti dell'autorità». Durante tutto l'anno, inoltre, a Enna è vietato usare fuochi d'artificio in zone diverse da quelle appositamente individuate e autorizzate; gettare dai veicoli, o abbandonare sul terreno, fiammiferi, sigarette o qualunque tipo di materiale acceso nei boschi e nei terreni con cespugli; usare motori, fornelli e inceneritori che producono faville o brace nelle aree boschive, con cespugli e in ogni caso in presenza sul terreno di materiale infiammabile. Inoltre i concessionari di impianti gpl, anche per uso domestico, hanno l'obbligo di chiedere l'autorizzazione «per il rilascio del certificato di prevenzione incendi al comando provinciale dei Vigili del Fuoco», e «devono tenere sgombre e prive di vegetazione che possa costituire pericolo di incendio, l'area circostante il serbatoio per un raggio non inferiore a cinque metri». «A ogni cittadino - recita ancora l'ordinanza - incombe l'obbligo di prodigarsi, nei limiti del possibile e con ogni dovuta cautela, affinché si agevoli l'operato del personale impegnato nelle eventuali fasi di spegnimento di un incendio nelle campagne e nei boschi».  J.Tr.

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