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Cimitero di Leonforte: ancora lavori tra le polemiche

ENNA. Il Comune continua la sua politica di messa in sicurezza delle zone più vecchie del cimitero, dopo le polemiche e le proteste dei cittadini che ormai duravano da molto tempo. Sono partite quattro diffide agli eredi dei defunti sepolti nei loculi più fatiscenti o abbandonati del Camposanto: se entro sessanta giorni non fanno la manutenzione delle lapidi, i morti saranno esumati e spostati al campo comune o all'ossario. Le diffide, secondo quanto riferito nei giorni precedenti, sono partite mercoledì, dopo che nelle scorse settimane l'ente aveva dichiarato la decadenza di altre 9 concessioni cimiteriali, che è il passo successivo alla diffida.
In quei casi il destino delle salme è ormai praticamente inevitabile, a meno che, entro trenta giorni, gli eredi non si facciano avanti per chiedere di spostare i loro cari in una sepoltura privata; o non presentino ricorso. Le prime decadenze hanno riguardato casi con eredi irreperibili. Riguardo ai diffidati, invece, hanno sessanta giorni di tempo per farsi avanti e fare la manutenzione, previa dimostrazione di avere i titoli legittimanti l'intervento e acquisizione dell'autorizzazione dall'ufficio tecnico. Il motivo? «L'ufficio comunale - si legge nella diffida - a seguito di segnalazioni riguardanti alcune tombe abbandonate o pericolanti, in attesa di poter intraprendere un lavoro sistematico di rilievo e stima di tutte le tombe che si trovano in tale stato, intanto intende risolvere alcuni problemi di degrado e pericolo con possibile riassegnazione, nel caso di irreperibilità dei concessionari o discendenti aventi titolo, a nuovi richiedenti interessati».
In pratica i «lotti», una volta liberati, saranno assegnati agli altri «richiedenti». L'ente, secondo quanto detto, rientrerà in possesso entro trenta giorni dall'eventuale decadenza. Tecnicamente il provvedimento stabilisce che «le aree o i manufatti interessati» rientrino «nella piena disponibilità del Comune»; «che in assenza di eventuale ricorso, l'ufficio provveda a porre in essere tutti gli adempimenti successivi per il recupero delle aree e la nuova assegnazione». Queste determine, secondo quanto si legge nei singoli provvedimenti, saranno affisse in ogni singola tomba «a rischio», all'ingresso del cimitero, all'albo pretorio del Comune, all'albo pretorio online del sito del Comune; ma non saranno notificate direttamente agli interessati.

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