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Enna, il "Bronx" cambia volto

Consegnati all’interno della scuola elementare di uno dei quartieri considerati tra i più degradati tredici lotti, che saranno gestiti da alunni e genitori

ENNA. Il Bronx cambia volto e in circa due anni diventa la punta di diamante del Comune. Un quartiere di Enna bassa additato come uno dei più degradati della città diventa il vessillo del riscatto sociale e della trasparenza legale grazie all'impegno dei cittadini che vi abitano, dell'amministrazione e della scuola primo presidio di educazione e legalità. Venerdì scorso un'altra tappa. Alla presenza del vicesindaco Salvatore Cappa, dell'assessore alla Pubblica istruzione Vittorio Di Gangi e del dirigente didattico della scuola elementare Neglia Silvia Messina sono stati consegnati all'interno della struttura scolastica, 13 lotti quale «orto didattico». Saranno genitori, alunni e semplici cittadini che dopo aver bonificato il terreno lo coltiveranno ad ortaggi. Per gli adulti un impegno civile che accompagna la crescita dei bambini, per gli alunni il rendersi conto di come la natura lavora per creare i prodotti della terra. Questa sinergia sarà sempre presente dalla semina alla raccolta. I ragazzi in questo modo potranno verificare personalmente le fasi della produzione e di come bisogna lavorare ed attendere, con pazienza, affinchè un seme si trasformi prima in piantina e poi in frutto. La manifestazione di venerdì è stata una vera festa dove alcuni alunni sono stati protagonisti diretti del sorteggio ma dove il dirigente scolastico Messina e gli insegnanti hanno lavorato sodo per mettere in campo un programma veramente educativo. «Il progetto - dice l'assessore Di Gangi - si sviluppa su un assunto semplice, città e scuola insieme nella legalità e nel rispetto sociale». E questo principio trova spazio proprio nel quartiere che tutti indicavano come esempio di degrada. «L'amministrazione oltre due anni fa fuori dal perimetro della scuola organizzò altri lotti, ma di orto sociale. Spezzoni di terra affidati ai cittadini. Ebbene il risultato è semplicemente meraviglioso non solo quelle striscie che prima erano incolti e pieni di erbacce sono oggi degli splendidi orti ma in questi due anni e mezzo non è stato registrato neppure un furto o un atto di vandalismo». Dell'attrezzatura adoperata in questi mesi non è mai mancato un metro di tubo e neppure un rastrello. «Se questo risultato - continua Di Gangi - viene considerato ottenuto in un quartiere asociale allora non ho capito nulla. È invece un quartiere esempio di civiltà e socialità». Insomma gli orti, sociale e didattico, hanno contribuito a cambiare il volto o meglio la nomea di un quartiere. «Ma non solo - conclude l'assessore - c'è anche un centro sportivo che viene gestito sempre con l'intervento dei cittadini. Credo che proprio ad Enna bassa si sia realizzato un esempio di sinergia sociale davvero encomiabile». Per l’assessore al Verde pubblico Cappa questo percorso è quasi una manna: «È da tempo che indico questa strada per mantenere pulita la città. I cittadini sono chiamati a fare molto e stanno facendo ancora di più. A loro va il nostro plauso». Il dirigente didattico Messina ha sottolineato dal canto suo come «il progetto è stato voluto fortemente dalla scuola e s'inserisce in un pacchetto complessivo studiato per dare l'opportunità agli alunni di crescere non solo didatticamente». Gli operatori scolastici hanno rivolto un plauso all'amministrazione sensibile e pronta ad accompagnare il progetto. Poi il sorteggio degli orti che diventano delle belle lavagne all'aperto dove maestre, genitori e cittadini potranno raccontare giorno per giorno la meravigliosa rivoluzione che la natura continua ad operare da migliaia di anni.

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