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Calascibetta, badanti dell’Est minacciate: scoppia caso

CALASCIBETTA. «Il malcontento (per la sua azione di difesa dei diritti delle badanti romene) porterà molte famiglie a una forma di disperazione». È uno dei passaggi di una lettera anonima, dai toni diffamatori e intimidatori, indirizzata alla presidentessa dell'associazione Siro, siculo-romena, Orzan Dorica, donna che vive da diversi anni in Italia e che a Calascibetta ha fondato la sua organizzazione per dare supporto e tutela agli immigrati.
Nella lettera, diretta anche al sindaco Carmelo Cucci, a firma di un sedicente comitato «per la difesa del territorio dai rumeni», si invita il primo cittadino a «emarginarla» o addirittura allontanarla dal paese.
«Chiaramente abbiamo denunciato tutto - ci dice la signora Dorica -. È accaduto a novembre, ma per motivi di discrezione abbiamo preferito non comunicarlo prima». La donna ci riceve in una stanza che si trova alle spalle della chiesa, in via Conte Ruggero.
«La cosa più grave - prosegue - è che alcune donne romene che prestano assistenza agli anziani vengono minacciate: se si avvicinano all'associazione o alla Chiesa Ortodossa, saranno licenziate. A Calascibetta lavorano 60 romeni, mentre in provincia di Enna la comunità romena è composta da 1.200 persone».
L'associazione negli ultimi anni è diventata un punto di riferimento per il banco alimentare alle famiglie povere. Da quattro anni assiste 120 famiglie, la maggior parte delle quali sono italiane, dando loro pasta, pane, latte e altri beni di prima necessità. «Prendiamo gli alimenti a Caltanissetta - riferisce ancora la Dorica - e assistiamo tanta gente di Calascibetta, Enna e Villarosa». L'attività dell'associazione però ha dato fastidio, evidentemente, a qualcuno che andava in cerca di badanti a basso costo e prive di qualsiasi tipo di diritto.
«Noi cerchiamo di far rispettare le persone che vengono onestamente in Italia per lavorare - sintetizza - e questo a qualcuno non fa comodo». Poi la Dorica lancia un appello alla politica di Calascibetta, perché stia affianco dell'associazione.
«Vorremmo che ci dessero una sede più appropriata e più in generale vorremmo sentire vicino il Comune e le istituzioni - conclude - perché siamo l'unica associazione di solidarietà presente e in certi momenti ci siamo sentiti soli». Immediata arriva, verso l'associazione, un'apertura forte da parte del sindaco Carmelo Cucci.
«Noi siamo vicini all'associazione Siro: siamo disponibili anche a concedere dei locali e firmare subito, non appena li avranno individuati con il nostro assessore, un contratto di comodato d'uso gratuito - afferma il sindaco, contattato telefonicamente - Siamo presenti alle manifestazioni che organizza l'associazione e inoltre, con l'approvazione del bilancio, compatibilmente con le risorse disponibili, daremo anche un contributo».

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