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Macchinari all’ospedale di Enna, Termine: siamo all’avanguardia

ENNA. Taglio del nastro, applausi ma anche messaggi per la classe politica e il personale sanitario in occasione dell'inaugurazione delle due Gamma Camere che andranno a incrementare gli strumenti di diagnostica già presenti all'ospedale Umberto I. Ieri mattino in un clima festoso la direzione aziendale dell'Asp ha accolto le autorità civili, i volontari delle associazioni e i tanti operatori sanitari nella nuova unità operativa che ospiterà le due apparecchiature acquistate grazie i fondi europeie utilizzate in medicina nucleare, per l'acquisizione delle immagini scintigrafiche di diverse parti del corpo. I macchinari saranno presto operativi, ha garantito il commissario straordinario Giuseppe Termine, e per il periodo di start up il personale del nosocomio ennese sarà coadiuvato da Renato Costa, direttore della Medicina Nucleare del Policlinico diPalermo e dal suo team (come sottoscritto nella convenzione già siglata). Nel frattempo sarà nominato un nuovo medico nucleare dato che quello assunto lo scorso anno ha dato le dimissioni. «È la prima volta che il servizio pubblico anticipi quello privato dotandosi di una tecnologia così avanzata - ha detto il commissario Termine durante il suo intervento - e la sanità ennese c'è riuscita avvalendosi dei finanziamenti europei e anticipando parte della somma (600 mila euro) con i soldi del bilancio per non perdere l'opportunità di garantire un presidio medico importante alla popolazione». Termine durante il suo discorso ha tirato le somme del suo mandato (che sembrava volgere alla fine in favore di Calogero Muscarnera prima che la sua nomina fosse congelata) dichiarandosi soddisfatto del suo operatovolto alla difesa del presidio e al potenziamento dei suoi servizi ma anche da accesi confronti con le organizzazioni sindacali e il personale in merito il chirurgo palermitano ha sfatato le voci antitetiche dichiarandosi incline al dialogo: «Non ho problema ad interfacciarmi con nessuno», e riferendosi agli attacchi subiti "non vengo qui né per rubare né per fare carriera ma per tutelare i bisogni dei pazienti" e in uno dei passaggi più concitati del suo discorso torna a denunciare chi si sottrae al lavoro: «È successo più volte che medici e infermieri si siano messi in malattia per disattendere una disposizione di servizio - ha tuonato - se dovesse succedere ancora farò una comunicazione al Procuratore della Repubblica, al Prefetto e all'Assessore alla Sanità per informarli di questo atteggiamento, denunciando questo malcostume». Tolti i sassolini nelle scarpe la mattinata, è finita con l'auspicio di un rinnovato dialogo tra istituzioni. 

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