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Comune di Enna, bilancio di previsione: slitta al 31 luglio l’approvazione

ENNA. Anche quest'anno arriva uno scivolo della scadenza per l'approvazione del bilancio di previsione degli enti locali. La Regione ha già da tempo comunicato che il documento contabile va approvato dai consigli comunali entro il 31 luglio. E proprio per questo motivo è saltata, in molti Comuni compreso Enna, la scadenza della Tasi del 16 giugno con tutto rimandato ad ottobre. Da verificare se poi la Regione si fermerà a questo primo scivolo o proporrà come lo scorso anno l'approvazione del bilancio di previsione a fine novembre. Lo spostamento della scadenza al 31 luglio ha portato con se vari problemi. Per esempio l'amministrazione comunale non ha potuto completare l'iter riguardante l'Imu seconda casa data in comodato gratuito dai genitori ai figli. Per questa tipologia era stata chiesta, da un gruppo di consiglieri con a capo Dario Cardaci Ncd, l'eliminazione del tributo. L'amministrazione guidata da Paolo Garofalo aveva detto di si ma è di fatto saltata per il momento. "Questo non va visto come un fatto isolato - dice l'assessore al Bilancio Vittorio Di Gangi - riguarda l'intera manovra finanziaria nella sua complessità. Sono tutti interventi singoli che poi devono trovare un equilibrio complessivo nell'intero documento contabile". Quindi l'intervento che riguarda l'ipotesi del taglio dell'Imu seconda casa data in comodato non poteva essere concretizzato prima del varo del bilancio? "No, perché fa parte di un gran numero di interventi accessori che vanno ad integrare il documento finanziario che deve necessariamente trovare un equilibrio. Dobbiamo avere le idee chiare rispetto quale somma viene a mancare alle casse comunali". Ma non avevate chiesto alla cittadinanza di avere notizia dei possibili fruitori dell'intervento? "Si, ma hanno risposto in pochi. Solo in 53 hanno dichiarato di voler utilizzare questo tipo di deroga". E per l'amministrazione non è un dato sufficiente? "Assolutamente no. Noi crediamo che appena attivata la misura il numero dei fruitori s'innalzerà e verrà a mancare una posta in entrata. Se fosse relativa ai 53 verrebbero a mancare circa 60 mila euro che non è poi una gran cifra. Ma con ogni probabilità sarà invece molto più alta. Ecco perché vogliamo verificare bene". Intanto però l'opposizione vuole scendere in piazza a protestare: "Io ho spiegato tutto in seconda commissione. Ma in politica ci sta questo ed altro. Ripeto - conclude Di Gangi - l'amministrazione rispetta sempre gli impegni presi e lo faremo anche questa volta". P.D.M.

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