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Piazza, a San Pietro è corsa contro il tempo per i restauri

Parte la gara d’appalto da tre milioni di euro: offerte entro il 10 luglio. Ma bisogna fare in fretta per non perdere i fondi

PIAZZA ARMERINA. Parte la gara d'appalto da quasi 3 milioni e mezzo di euro per il restauro dell'ex convento dei Frati Minori Osservanti di San Pietro. Entro il 10 luglio dovranno essere presentate le offerte da parte delle imprese all'Urega, l'ufficio regionale per le gare d'appalto, sezione di Enna. La giunta dopo l'arrivo del decreto di finanziamento ha dato con delibera il proprio urgente benestare alla procedura, per affrettare i tempi e fare in modo che entro la fine dell'estate il cantiere possa essere aggiudicato. Il 15 luglio verranno aperte le buste e si spera già in una prima aggiudicazione provvisoria.
Bisogna fare in fretta perché i tempi sono molto stretti. I lavori dovranno essere completati entro la fine del 2015, ma la rendicontazione gli uffici regionali la pretendono già a metà del prossimo anno. Pare non ci siano i tempi tecnici, considerate anche le procedure di gara. Sala delle Luci però andrà avanti, cercando a quanto pare di ottenere una proroga sui tempi, assumendosi la responsabilità molto delicata di rischiare la revoca di una parte dei fondi ancora non spesi a quella data. L'amministrazione comunale convertirà la struttura del cinquecento in un centro sociale, con sala museale, ludoteca, foresteria e spazi per attività collettive.
L'ex convento da tempo si presenta puntellato per ragioni di sicurezza al suo interno. Il progetto messo a punto dai tecnici comunali prevede il consolidamento delle strutture portanti, il rifacimento delle coperture e il ripristino delle volte, il restauro e trattamento protettivo dei paramenti murari a vista, la collocazione di infissi, servizi igienici, percorsi dedicati ai portatori di handicap, un ascensore interno e la cura del verde del chiostro interno all'ex convento. Anche pavimentazioni, tinteggiature e intonaci saranno completamente rifatti durante l'intervento di recupero. Il convento fu edificato nel XVI secolo insieme alla chiesa omonima, diventando uno dei più importanti della città. Dopo le leggi di liquidazione dell'asse ecclesiastico nel 1866 venne destinato a caserma dei carabinieri e diventò di proprietà comunale, con l'eccezione di parte dell'ala est destinata al supporto alle attività religiose che si tenevano nella chiesa. I carabinieri vi rimasero fino all'inaugurazione della nuova caserma negli anni ottanta. Successivamente il convento fu abbandonato e oggetto di un cantiere di restauro rimasto incompleto. A partire dagli anni novanta la parrocchia di San Pietro ha provveduto a rifare i tetti dell'ala est e a recuperare una parte dei locali.

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