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Enna, finte dottoresse derubano anziani

ENNA. Si sono introdotte nell'abitazione di una coppia di anziani spacciandosi per "dottoresse" dell'Asp e poi, una volta dentro, li hanno derubati. Riprendono puntuali, all'inizio dell'estate, i raggiri ai danni degli anziani ennesi, vittime più volte in passato di falsi assistenti sociali, venditori di icone religiose e sedicenti commercianti di gioielli di valore a basso costo.
All'opera stavolta sarebbero state due donne di bell'aspetto, sulla quarantina, che si sarebbero diretti all'appartamento dove vive una coppia di anziani a ridosso di viale Diaz. Il furto "con destrezza" risale a qualche settimana fa, ma la notizia è trapelata solo ieri. Si tratterebbe di due donne in apparenza a modo. La tecnica di approccio è un film già visto: fingono di essere state inviate lì dall'azienda sanitaria provinciale, per verificare se i farmaci elencati nelle ricette dai medici di famiglia siano corretti o meno, perché ci sarebbero "stati errori" e dunque è il caso di evitare che accada di nuovo.
Ma è solo un raggiro. Appena carpiscono la fiducia degli anziani, e scoprono dove tengono soldi o gioielli, come è accaduto stavolta - hanno portato via 200 euro in contanti e un orecchino - li spintonano e scappano. Le donne hanno approfittato, anche se si tratterebbe solo di una coincidenza, del fatto che gli anziani avevano avuto qualche problema tecnico, nei giorni antecedenti, con le prescrizioni dei farmaci; che li ha convinti ad aprire la porta. Il caso è stato denunciato ai carabinieri della stazione di Enna, diretti dal capitano Daniele Puppìn della compagnia ennese.
Le due donne poi avrebbero tentato un altro furto in una palazzina vicina. Vedendo il portone aperto, sarebbero salite al primo piano, dove si trova lo studio di un fisioterapista, e sarebbero riuscite a entrare, forzando la porta. Ma stavolta non sono riuscite a rubare niente, perché evidentemente non hanno trovato merce di valore facilmente trasportabile e sono fuggite, forse anche dopo aver sentito un rumore. È stato il fisioterapista, una volta rientrato, a verificare ciò che era accaduto. La porta era rotta, ma i ladri non hanno asportato niente. Qualcuno poi ha detto di aver visto le due donne vicino al portone condominiale. Ancora una volta dunque degli anziani finiscono nel mirino di truffatori e balordi, com'è accaduto varie volte, in provincia, negli ultimi anni. Episodi che colpiscono soprattutto per la mancanza di qualsiasi forma di umanità, da parte di chi li compie.
In passato a più riprese le forze dell'ordine hanno scoperto e denunciato i responsabili di raggiri ai danni di vari anziani. Due anni fa è stata scoperta una maxi-circonvenzione di incapace ai danni di un anziano di Enna, a cui numerosi finti amici avrebbero spillato varie centinaia di migliaia di euro in meno di un anno.

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