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Università private, maglia nera alla Kore di Enna

ENNA. La Kore, al 15° posto è il fanalino di coda delle sedici università private italiane almeno secondo la nuova classifica redatta dal quotidiano economico di Confindustria.
Anche gli altri atenei siciliani non sono messi meglio e si piazzano in fondo alla lista delle università statali (38° posto per Messina, al 51° Catania e penultimo Palermo, al 58°). Rispetto agli scorsi anni Il Sole 24 Ore ha aumentato gli indicatori di "qualità" ottenendo un quadro più puntuale sullo stato di salute degli atenei italiani ma all'università ennese non è comunque andata meglio. Nella classifica generale, ricavata dalla media del punteggio ottenuto dai dodici indicatori, nove sull'attività didattica e tre su quella di ricerca la Kore si piazza penultima su sedici atenei; maglia nera (16esima classificata) per "attrattività", tra gli immatricolati nell'area sociale gli iscritti di altre regioni sono 3 su 594 e si conferma così un ateneo esclusivamente siciliano; e nella "ricerca", che si riferisce ai giudizi ottenuti dai prodotti di ricerca nella valutazione Anvur, l'agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario.
La situazione migliora nettamente piazzando l'ateneo a metà classifica nelle voci "stage" e "fondi esterni" (la capacità di attrarre risorse per i progetti di ricerca), rispettivamente al 6° e 7° posto.
La secca replica del Presidente Cataldo Salerno, ancora una volta affidata una nota stampa, non si fa attendere.
«La classifica del Sole sarebbe una cosa seria se tutti gli anni venissero utilizzati gli stessi indicatori e se fossero attribuibili alla responsabilità degli atenei. Non verrebbe così il sospetto che i suoi redattori definiscano prima la classifica (rigorosamente antimeridionalista) e poi gli indicatori più adatti a soddisfarla». Secondo Salerno, gli indicatori scelti dal quotidiano non si riferiscono agli atenei, né del sud né del nord, ma al contesto socio-economico ed infrastrutturale dove essi si trovano: «Che colpa hanno le università di Catania, Enna, Messina e Palermo - si legge - se la Regione Siciliana lascia senza borse di studio metà degli idonei mentre in Puglia e in Emilia il 100% degli idonei riceve la borsa?». Ma anche la valutazione degli stessi studenti, che la piazza al nono gradino, non è lusinghiera; un altro dato preoccupante su cui riflettere è quello degli studenti che abbandonano al secondo anno. «Per la valutazione della ricerca sono stati utilizzati i dati del quinquennio 2006-2010 e non gli ultimi pubblicati nel 2013; per gli organici dei docenti è stato utilizzato il dato precedente alle ultime abilitazioni nazionali, invece di quello attuale, reperibile sul sito del ministero. Anche qui una questione di convenienza?».
Accuse dure quelle del Presidente che definisce la classifica «una sorta d'insider-trading» a favore delle università di proprietà di Confindustria. Di recente anche l'agenzia tedesca UE ha valutato la Kore piazzandola al 16esimo posto su 31 atenei italiani, esattamente a metà.

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