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Piazza, fa perdere le tracce dopo una delusione d'amore: carabinieri lo trovano ferito

PIAZZA ARMERINA. Sarebbe rimasto molto scottato da una delusione d'amore e forse per questo si sarebbe allontanato da casa, facendo perdere le sue tracce, forse meditando qualche gesto estremo in preda allo sconforto. I militari del Comando Compagnia, guidati in via temporanea dal Luogotenente Matteo Mulè, lo hanno ritrovato in una zona impervia, ferito, salvandolo da morte certa.
Poteva andare peggio ad un uomo di 56 anni, adesso ricoverato all'ospedale Chiello in prognosi riservata. L'uomo si era allontanato dalla propria abitazione da ormai quasi due giorni, nessuno aveva sue notizie e la scomparsa da quasi 48 ore aveva gettato nello sconforto parenti e amici. Allarmati per l'assenza del congiunto, disperati per non riuscire a trovarlo dopo ore e ore di ricerche, i familiari a quel punto hanno deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine, denunciando la scomparsa dell'uomo ai carabinieri del Comando Compagnia di via Gabriele D'Annunzio.
E i militari hanno subito messo in moto la macchina delle ricerche, appoggiandosi ai propri uomini, ma anche a tanti privati, amici e associazioni. Ricerche difficili, rese complicate dalla mancanza di indizi in grado di aiutare gli investigatori, i quali hanno sentito a lungo parenti e amici del cinquantaseienne per capire come avesse trascorso i giorni precedenti alla scomparsa, dove potesse trovarsi. La svolta è arrivata grazie alla testimonianza di un cittadino il quale, passando con la sua auto nella zona di contrada Sambuco, si sarebbe accorto di un veicolo parcheggiato in una zona insolita. A quel punto le ricerche si sono concentrate a cerchio dal luogo di ritrovamento dell'autovettura, fino a quando i carabinieri si sono ritrovati davanti al corpo dell'uomo, in un'area completamente fuori mano, praticamente impervia e non frequentata. Il piazzese sarebbe stato trovato in uno stato definito "agonizzante", a quanto pare di lì a poco sarebbe potuta sopraggiungere la morte. Per questo i militari hanno preferito non attendere i soccorsi e procedere a caricare in tutta fretta l'uomo sul proprio mezzo di servizio, per trasportarlo a sirene spiegate al presidio ospedaliero Chiello, dove si trova tuttora ricoverato, con i sanitari che mantengono ancora riservata la prognosi. Non è ancora chiaro cosa sia successo, se l'uomo sia caduto o si sia volontariamente procurato delle lesioni nel tentativo di farla finita. I carabinieri, compatibilmente con le condizioni di salute del cinquantaseienne, tentano di ricostruire come l'uomo abbia passato le ultime 48 ore precedenti al ritrovamento.

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