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Cantieri di lavoro, ad Agira posto per 72 disoccupati

AGIRA. Il Comune ha fatto partire con fondi dell'ente quattro cantieri di lavoro, per far lavorare da subito settantadue disoccupati. La spesa prevista è di quasi mezzo milione di euro. In ogni cantiere, in pratica, lavoreranno quindici operai, un muratore, un istruttore e un direttore. Il costo complessivo è 462 mila euro. I cantieri riguardano la ristrutturazione e la pavimentazione delle vie Balilla Bellopadre, vicolo Infusino, il piazzale antistante la chiesa dell'Annunziata, via Pozzillo, gli accesso in via Alia e via Lincoln, Via Pizzo, via Luigi Sturzo e l'area antistante piazza Marconi, via Vasta e cortile Ragonesi. Lo ha comunicato il presidente del consiglio comunale Luigi Manno, a margine della sua visita dei luoghi dei cantieri. «Sono impegnati dalle 7 alle 14 dal lunedì al sabato - spiega Manno - mi auguro che il loro operato possa essere apprezzato, dopo aver completato i progetti. I cantieri rappresentano una goccia in un oceano di disperazione, un modo per creare occupazione locale anche se temporanea».
I cantieri avevano subito una brusca frenata, per via dello sforamento del patto di stabilità da parte dell'ente, denunciato da una nota dei revisori dei conti. Ma da quando la Corte Costituzionale ha annullato le sanzioni per gli enti locali è stato possibile avviarli comunque. «Ritengo prioritario - ha concluso Manno - sostenere sempre iniziative volte a promuovere ulteriori opportunità di lavoro, attualmente con scadenza il 15 luglio. Le famiglie con minori, in possesso di specifici requisiti, possono già presentare domanda per lo svolgimento di attività lavorative di quattro ore al giorno per tre mesi».
Sul fronte dell'occupazione, infine, il presidente del consiglio evidenzia la possibilità di fare domanda, anche online - o tramite l'assistenza degli operatori dell'ufficio provinciale del lavoro - per accedere «alle opportunità offerte dal progetto denominato Garanzia Giovani»; mentre le imprese possono dare disponibilità a partecipare al progetto regionale denominato «Progetto Giovani». Dunque nuove opportunità sono in arrivo sul fronte occupazionale, in una delle città dell'Ennese dove alto è il tasso di disoccupazione; come testimonia l'adesione massiccia, in passato, al cosiddetto reddito minimo.

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