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Barrafranca: sbanda con l’auto, morto un macellaio

BARRAFRANCA. Incidente mortale lungo la strada provinciale 78 all'altezza del Km 11+700 in direzione Barrafranca. A perdere la vita Giovanni Piccicuto, trentasettenne di origine pietrina e residente da qualche tempo a Barrafranca. La vittima, alla guida della sua Volkswagen Golf, è stata ritrovata nei pressi di una scarpata adiacente alla strada provinciale. Pare che Giovanni, prima di tornare a casa, abbia telefonato per comunicare il suo rientro ma di fatto, tardando a tornare, provocava preoccupazione ai familiari. A notare l'auto, intorno alle 11 del mattino, un uomo alla guida di un trattore che immediatamente ha allertato le forze dell'ordine e i mezzi di primo soccorso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Enna, i vigili del fuoco e l'ambulanza.
Dopo la constatazione del decesso da parte del medico legale, il magistrato ha disposto la restituzione della salma ai familiari non ritenendo necessario l'esame autoptico. Il conducente, da solo in macchina, avrebbe perso il controllo della propria vettura presumibilmente a causa di un malore, lungo il manto stradale non vi erano segni di frenata e pare che la fuoriuscita di strada sia avvenuta in modo autonomo.
Giovanni Piccicuto, di origini pietrine, dopo essersi sposato con una barrese si era trasferito a Barrafranca dove aveva avviato una macelleria. La notizia ha lasciato incredula e sgomenta l'intera cittadinanza che si è subito stretta intorno alla famiglia. Giovanni lascia la moglie Valentina, i genitori, i fratelli e i tanti amici che lo ricordano per la sua allegria e la sua incondizionata disponibilità.
I parenti, con grande dignità, iniziano ad affrontare l'incolmabile perdita. I Piccicuto sono conosciuti da tutti per l'unità che li lega e la forte umanità che li contraddistingue.
Tanti gli amici intervenuti, da Barrafranca e da Pietraperzia, che non lesinano parole di stima nei confronti della vittima. Lo ricordano in molti, tra cui l'amico Angelo Tummino che testimonia: «La sua bontà e il suo amore per la vita ci fanno pensare a Giovanni come ad una persona straordinaria. Ha lasciato in tutti noi un vuoto incolmabile». Giuseppe Regalbuto con un velo di commozione afferma: «Lo conosco da più di 15 anni ed era un esempio di amicizia, molto dedito al suo lavoro era un'importante risorsa per l'intera comunità. Mi piace ricordare il particolare legame che lo legava all'inseparabile moglie». Altre testimonianze di solidarietà vengono da parte di chi Giovanni l'ha conosciuto da bambino e adolescente, Sara Avola da Pietraperzia dichiara: «La famiglia Piccicuto è sempre stata amata e benvoluta dalla comunità pietrina, si è distinta per i valori che ha portato avanti: amore, solidarietà e devozione per il prossimo. Siamo rammaricati da quanto è accaduto e ci sentiamo vicini ai cari del povero ragazzo». La macelleria, portata avanti dal giovane trentasettenne, è situata in una via principale del paese e diverse sono le attività commerciali limitrofe. I clienti abituali e i vicini commercianti hanno reagito alla triste notizia mostrando manifestazioni di sostegno nei confronti dei parenti, in particolar modo, i fratelli Puzzo, titolari del negozio dirimpetto a quello del Piccicuto testimoniano: «Tutti noi sentiamo di perdere una persona speciale e partecipiamo al dolore dei congiunti ai quali vogliamo rivolgere tutto il nostro affetto».

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