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Maturità nell'Ennese, finiti gli esami ed ora è vacanza

ENNA. Si sono concluse praticamente in tutte le scuole superiori della provincia le prove orali degli esami di maturità che hanno visto sul banco di prova quest'anno ben 1.720 maturandi. Un po' dovunque gli esiti finali hanno confermato le carriere dei cinque anni degli allievi, con qualche sorpresa in positivo per chi ha cercato di recuperare qualcosa a fine corsa. Le prove più ostiche per tutti, sono state quelle specialistiche dell'indirizzo di studi. Intanto oggi sarà il giorno dei festeggiamenti e, se la maggior parte degli studenti ormai liberi dagli esami, si sono organizzati in scampagnate fra loro o in gitarelle di gruppo alla Diga Nicoletti o direttamente a mare, in scuole come il liceo linguistico Lincoln, si festeggerà insieme alle famiglie e ai docenti dei neomaturati. Questa mattina infatti, alle 11 nella scuola di via Ingrà, presieduta dal dirigente Angelo Di Dio, saranno consegnati i diplomi nel corso di una cerimonia ufficiale, con tanto di toga e tocco, organizzata come ormai tradizione dagli insegnanti del liceo coordinati da Silvana Castagna. All'istituto Medi di Leonforte, invece, sono stati gli studenti a preparare una festa a sorpresa per i loro docenti. Gli allievi della quinta L, classe a indirizzo sperimentale Esabac - l'unica classe dello scientifico che ha sostenuto quattro prove scritte, le tre ministeriali più quella per il diploma di studi secondari francese - dopo aver completato le prove orali, si sono fatti trovare in classe dai loro insegnanti tutti vestiti di pesanti felpe invernali. "Ci è sembrato davvero strano vederli così in questi giorni di gran caldo - racconta l'insegnante di spagnolo Ornella Vicari che ha assistito alla scena insieme alle colleghe Lina Di Benedetto e Marcella Leonora - Ma quando all'improvviso tutti hanno tolto via le felpe, abbiamo capito che cosa avevano organizzato". Sotto le pesanti maglie infatti i ragazzi nascondevano delle t-shirt fatte realizzare appositamente con su scritto "I love Esabac" e nella parte posteriore, omaggio speciale a Camus, il motto "Je me revolte, donc nous sommes". «Un modo - spiega Riccardo Mangione, uno degli studenti neodiplomati del Medi - per testimoniare lo spirito di unione e di forza che ha contraddistinto il nostro gruppo classe e il coinvolgimento, anche sul piano personale, che ha suscitato in noi questo particolare progetto di studio della cultura francese».

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